Militare arrestato e poi assolto
«Fare luce su nuovo caso Tortora»

Militare arrestato e poi assolto «Fare luce su nuovo caso Tortora»
Venerdì 29 Luglio 2016, 14:19
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«Accusato di traffico e ricettazione di stupefacenti nel 2011, poi prosciolto dalle accuse soltanto nel 2015. È il caso di Francesco Raiola, un 34enne militare che a causa di un'inchiesta della Procura di Torre Annunziata, guidata da Diego Marmo, lo stesso giudice che spiccò le accuse contro il conduttore televisivo Enzo Tortora, ha perduto per decaduti diritti morali il suo posto nell'Esercito italiano. Raiola aveva all'attivo tre missioni, due in Kosovo e una in Afghanistan, militare modello e con la fedina penale immacolata. Un caso di malagiustizia denunciato dalla testata online sulla percezione della sicurezza, “ofcs.report”. Raiola ha vissuto oltre 4 mesi agli arresti domiciliari e ha scontato 21 giorni di carcere, di cui quattro in cella di isolamento nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Gli inquirenti ritenevano che quando il militare in un'intercettazione diceva di portare “due chili di roba” si riferisse a droga, mentre si trattava più semplicemente di mozzarella con cui doveva omaggiare i suoi commilitoni della caserma di Barletta dove prestava servizio. A causa dello stress accumulato a Raiola, sposato con due figli, è stato anche diagnosticato un melanoma maligno».

Lo scrive in una nota il senatore di Area Popolare, Giuseppe Esposito, vicepresidente del Copasir, che ha presentato un'interrogazione con carattere di urgenza indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai ministri di Giustizia e Difesa. «L'indennizzo al sig. Raiola disposto dal Tribunale di Nocera Inferiore per l'errore giudiziario commesso a suo carico e pari a 41.000 euro - scrive il senatore Esposito nell'interrogazione a risposta orale - non può rappresentare in alcun modo un equo ristoro per i richiamati danni morali, fisici e professionali subiti in questi anni».
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