«Siamo malati, non possiamo lavorare in strada»: 34 vigili chiedono di tornare negli uffici

Vigile urbano durante un'operazione di controllo della viabilità
Vigile urbano durante un'operazione di controllo della viabilità
di Gianluca Sollazzo
Martedì 29 Marzo 2016, 08:11 - Ultimo agg. 09:03
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È fuga dalla strada. Dagli uffici sono in arrivo solo due rinforzi per il contingente della polizia municipale impegnato tutti i giorni tra semafori, auto in doppia fila e incroci. Chi tra gli agenti chiede di cambiare collocazione di lavoro sceglie in gran parte la postazione in scrivania nella caserma di via Dei Carrari. Motivo? Il picco di malattie certificate dal medico del lavoro da gennaio scorso, a cui si aggiunge lo stop imposto per alcuni agenti al distaccamento in strada. Risultato? Molti vigili salernitani non possono più effettuare il proprio turno in viabilità, e si profila il rischio di veder diminuire le presenze in strada.

Solo due vigili si sentono ad oggi abili e arruolabili, pronti a sobbarcarsi il difficile turno stradale, su direttrici veicolari nevralgiche come via Trento, via Garibaldi, via Roma. È quanto emerge da un primo screening effettuato dal comandante dei vigili, Elvira Cantarella, finalizzato a dare il via alla rotazione del corpo con una alternanza delle caselle degli agenti dalla caserma alla strada. Il dato non è per nulla confortante, e mette decisamente in salita il lavoro di riorganizzazione del comando, dopo un triennio di blocco delle rotazioni. 

Secondo un primo sondaggio effettuato per conoscere il gradimento dei vigili alla rotazione, su 36 domande di avvicendamento, solo due hanno riguardato richieste di vigili disponibili a scendere in strada per abbandonare la scrivania e il turno in ufficio. Solo due unità su 36 vogliono abbandonare computer, scrivania e carte. Mentre fanno da contraltare le restanti 34 domande di avvicendamento che riguardano vigili in viabilità che vogliono fare il percorso inverso e tornare in caserma. Adesso le domande passano al vaglio della Cantarella, che nei giorni scorsi ha provveduto a comunicare alle organizzazioni sindacali il trend delle prime richieste.

E c’è chi tra le Rsu non esita a parlare di emergenza in organico. Perché se 34 vigili vogliono abbandonare la strada si rischia di vedere assottigliato il numero degli agenti in dotazione ai servizi stradali. Oggi sono infatti 111 gli uomini distaccati in viabilità, e se 34 di loro vogliono tornare in caserma si dovranno rimpiazzare i vuoti al più presto. 
«Siamo di fronte a una chiara emergenza legata alla vecchiaia e all’età avanzata – sbotta Angelo Rispoli, delegato del sindacato Csa – il Comune adesso non può più ignorare il problema». Sono gli effetti delle 83 prescrizioni mediche piombate a inizio mese sul comando, dove si registra una età media compresa tra i 51 e i 52 anni con un picco di malattie circolatorie, cardiache e di postura. La fuga dalla strada è un primo effetto delle limitazioni al lavoro che la Cantarella aveva reso noto ai sindacati nelle scorse settimane. Con 34 vigili diretti verso l’ufficio, si rischia di far diminuire a 77 unità il contingente delle presenze in strada, che saranno rinforzate solo da due agenti favorevoli al lavoro esterno. 

«Vanno trovati agenti da avvicendare – riconosce Rispoli – si terrà conto dell’età anagrafica e di servizio e della permanenza in caserma. Ma non sarà facile, perché il corpo è vecchio e le prescrizioni aumentano. Serve il concorso, non c’è altra via di uscita». Nuove assunzioni e incentivazione dei trasferimenti ai ruoli amministrativi del Comune per i vigili malati: questa la proposta dei sindacati. Intanto la fuga dalla strada è appena agli inizi.
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