«Smettila di fare multe. Vattene via o prendi gli schiaffi»

«Smettila di fare multe. Vattene via o prendi gli schiaffi»
di Antonio Vuolo
Giovedì 14 Agosto 2014, 08:45 - Ultimo agg. 09:00
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Castellabate. «Smettila di fare multe. Vattene via o prendi gli schiaffi». Con queste parole due giovani turisti napoletani in vacanza a Castellabate si sono rivolti nei confronti di un ausiliario della sosta, reo semplicemente di svolgere la propria attività di controllo.



L'episodio è accaduto ieri pomeriggio in piazza Madre Teresa di Calcutta, alla frazione Lago. Il giovane ausiliare è stato costretto ad allontanarsi in fretta e furia, per poi essere addirittura inseguito da uno dei due a bordo di un grosso ciclomotore. L'intervento tempestivo di alcuni amici e di due pattuglie della stazione dei carabinieri di Santa Maria di Castellabate, coordinate dalla Compagnia di Agropoli, ha evitato che la situazione potesse degenerare. L'inseguitore, che sicuramente non aveva intenzioni buone, è stato intercettato nel giro di pochi minuti ed identificato dai militari dell'Arma nei pressi del porto di San Marco di Castellabate. Tuttavia, il giovane ausiliare, ancora provato per quanto successo, ha preferito al momento non sporgere denuncia.



Ma la paura è stata tanta. Già qualche giorno prima aveva rischiato di essere linciato dalle stesse persone, sempre nello stesso piazzale, semplicemente perché svolgeva il suo lavoro. Qualche furbetto, purtroppo, pensava di poter evitare il pagamento del parcheggio nonostante la presenza delle strisce blu. E la storia si è ripetuta ieri pomeriggio. «Ancora qui sei, te ne devi andare» hanno gridato i due giovani mentre stavano, tra l'altro, giocando a tennis nel campo vicino la piazza. L'ausiliario, impaurito, è riuscito ad annotare sui cellulare le targhe dei veicoli in contravvenzione e si è allontanato dalla zona, allertando i carabinieri della stazione di Santa Maria. Uno dei due, non contento delle minacce, ha deciso di inseguire il giovane malcapitato a bordo di un grosso ciclomotore. Più volte, durante il tragitto, si è avvicinato all'ausiliario intimandogli lo stop. Solo nei pressi del porto di San Marco di Castellabate ha desistito perché intercettato dai militari dell'Arma.