Street control
partenza sprint
con 220 multe

Street control partenza sprint con 220 multe
di ​Gianluca Sollazzo
Martedì 26 Luglio 2016, 06:30
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Al transito della pattuglia dei vigili urbani scatta il fuggi fuggi generale. Tutti precipitosamente lasciano la tazzina di caffè sul bancone del bar, mentre chi è a piedi si lancia in precipitose falcate sotto il sole pur di non incappare nella sanzione. Siamo in piazza Cavour, a due passi da palazzo Sant’Agostino e dalla zona movida, dove ogni mattina la fila di auto in divieto di sosta è ormai istituzionalizzata nel tratto sotto la sede della Provincia fino alla pensilina dei bus nei pressi di un noto istituto di credito. 
«Ecco i vigili, torno in auto», dice sciamando via la proprietaria di un’auto lasciata in divieto di sosta in piazza Cavour. Sotto il sole cocente la donna trafelata guadagna l’abitacolo e tira un sospiro di sollievo. È stata più veloce dell’occhio elettronico. «Mi sono salvata in calcio d’angolo», sorride. Mentre un anziano a passeggio in pantaloncini si rivolge alla donna quasi divertito. «Signora, adesso non scendono nemmeno più col blocchetto delle multe - dice bofonchiando - ci presentano il regalino direttamente a casa». 
Comincia così l’esordio della guerra tecnologica dei vigili urbani muniti di Street control, il sofisticato apparecchio digitale posizionato con telecamera sui mezzi della polizia municipale in grado di catturare le targhe dei veicoli in sosta selvaggia. Finite le settimane di sperimentazione e formazione, si è cominciato a fare sul serio elevando le prime sanzioni digitali. 
Nel giorno dell’avvio dei monitoraggi sono state almeno 220 le automobili sanzionate per parcheggio in sosta vietata. I controlli disposti dal comandante Elvira Cantarella hanno riguardato due zone cittadine con l’ausilio di quattro pattuglie, due nel turno dalle ore 9 alle 13 e altre due nel turno dalle ore 15 alle 19. Da Mercatello a piazza Matteo Luciani in centro, elevate multe a raffica sulle direttrici principali cittadine. 
Il record di sanzioni per doppia fila si registra su via Trento e via Posidonia dove tra mattina e pomeriggio sono poco più di cento i proprietari di auto contravvenzionati per sosta nei pressi di fermate di bus e doppia fila: il tratto super sanzionato è quello antistante villa Carrara dove sono state multate almeno trenta auto. Mentre in centro il tratto tra il Tribunale e il palazzo delle poste su corso Garibaldi fa registrare almeno venti sanzioni, picco di multe anche a via Dalmazia e piazza Matteo Luciani. 
«Torno in auto, arriva lo street control». Siamo nei pressi della sede dell’Inps e già capisci che qualcuno ha capito il trucchetto. In base al regolamento ministeriale, lo Street control può elevare multe a strascico automaticamente se l’auto è ferma in strada senza guidatore. Ed è qui il problema. Qualcuno sembra essersi informato bene su come fronteggiare la sanzione immediata. Qualcuno nota l’auto bianca e blu dei vigili che spesso rallenta o devia sul lato della strada per meglio individuare i «colpevoli» e si avvicina incuriosito. «Ma con quello fanno le multe?» s’interroga un ragazzo in via Posidonia. Un signore vorrebbe delucidazioni. «È vero che vale solo per la doppia fila?», domanda. Chi ieri mattina era nelle vicinanze dell’auto per una breve commissione o una sosta al bar, non staccava l’occhio dalla strada per anticipare l’arrivo della pattuglia dei vigili e allontanarsi dal posto. 
Dopo le 11 a corso Garibaldi si è sparsa la voce dello Street control in agguato e c’è qualcuno che lascia in macchina moglie o figlio per non essere punibile. «Come si può contestare la multa se sto aspettando mia moglie in farmacia?», sostiene dall’altro lato della città un anziano nei pressi di via Posidonia. Grazie alla svolta hi-tech, il vigile urbano non deve più macinare a piedi metri e metri per colpire chi è in doppia fila, evitando anche fastidiosi battibecchi con gli oltranzisti dei divieti di sosta. Basta affidare tutto a una telecamerina mobile che fotografa la targa, mentre un tablet fa il resto inviando i dati del veicolo in doppia fila direttamente al database dell’ufficio contravvenzioni. Tutto molto semplice, tutto più insidioso per i conducenti. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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