Si spara nel giorno della laurea:
perde l'occhio, il giallo della tesi

Si spara nel giorno della laurea: perde l'occhio, il giallo della tesi
di Paola Florio
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 06:15 - Ultimo agg. 06:55
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MERCATO SAN SEVERINO - Stazionarie le condizioni di L.G., il ventiseienne di Sant’Angelo di Mercato San Severino che lunedì mattina si è sparato un colpo di pistola alla tempia ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Ruggi di Salerno. Resta in pericolo di vita e fra un paio di giorni si potrà fare una valutazione dei danni cerebrali. 

Purtroppo ha perso l’occhio destro e, in un futuro prossimo, dovrà subire interventi per ricostruire il massiccio facciale distrutto dal passaggio del proiettile. Il giovane, però, sta lottando e, considerando anche la traiettoria della pallottola, entrata dal lobo parietale destro ed uscita dalla guancia sinistra, all’altezza della mandibola, si spera che non abbia subito gravi danni cerebrali, ma la certezza si potrà avere solo nei prossimi giorni. 

Intanto, ieri mattina la magistratura ha acquisito, presso l’università Federico II di Napoli, la documentazione inerente la storia accademica del ragazzo che lunedì, a suo dire, avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea in Scienze e Tecnica dell’Ambiente alla facoltà di Biologia. Il giallo nasce proprio da alcune tessere di un mosaico che non riescono ancora ad incastrarsi. L’intera famiglia, pronta per recarsi all’ateneo napoletano, attendeva solo lui che, invece, ha preso la pisola del padre (una 7,65 browning legalmente detenuta) e, nella stanza da bagno di casa, dopo essersela puntata alla tempia, ha premuto il grilletto. Prima la corsa al pronto soccorso del Fucito di Curteri, poi il trasferimento d’urgenza al Ruggi di Salerno. Nessun biglietto, nessuna spiegazione per un gesto così estremo. Il sito dell’università riporta fedelmente tutte le date delle sedute di laurea, compresa quella di lunedì scorso; non ci sarebbero, però, conferme della presenza del ventiseienne nell’elenco degli studenti che avrebbero dovuto discutere la tesi quel giorno. Eppure tutti, tra familiari ed amici, sapevano dell’importante appuntamento di quella giornata.

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