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Le vittime. Le vittime sono Andrea Pedroni 40 anni di Roma il suo corpo è stato il primo ad essere recuperato; Douglas Rizzo nato a Londra e residente a Londra 41 anni era la guida del gruppo, Panaiois Telios nato e residente a Reggio Calabria aveva 21 anni, la donna che faceva parte del gruppo era Susy Cavaccini nata a e residente a Roma aveva 36 anni.
Le bombole, il cedimento e il buio. Secondo quanto si apprende, le bombole avrebbero avuto un’autonomia di mezz’ora di ossigeno quando sono stati ritrovati i corpi. Al vaglio anche l’ipotesi di un cedimento della roccia della grotta. Non si esclude anche l'oscurità. Il buio - secondo alcuni sub - potrebbe aver determinato la perdita di contatto tra gli otto componenti del gruppo: quattro sarebbero riusciti a guadagnare l'uscita della grotta, gli altri sarebbero rimasti intrappolati. Viene valutata anche l'ipotesi del cedimento di una parete di un cunicolo della grotta: i sub sarebbero rimasti imprigionati tra le rocce crollate all'improvviso nel cunicolo che collega l'interno della grotta alla sua uscita.
Le indagini. A coordinare le indagini il pm Renato Martuscelli del Tribunale di Vallo della Lucania e il capitano della guardia costiera Emanuele Tamorri.
Altre immersioni. La compagna di Telios, uno dei sub deceduti, Maria Laura Mosqueira, colombiana racconta: «Era la prima volta che venivano a Palinuro eravamo reduci da immersioni a Ponza e Giannutri».
Ricoverato titolare del Diving Center. È ricoverato in osservazione all'ospedale di Vallo della Lucania il titolare del diving center «Pesciolino blu», Renato Navarra, che si è sentito male ed è ricoverato in ospedale. Roberto Navarra si era immerso nella grotta preoccupato per il ritardo dei quattro nella fase di risalita. Riemerso e risalito a bordo da solo, è stato colto da un malore.
Ricerche durate ore. Le tracce dei sub si sono perse questa mattina. Facevano tutti parte di un gruppo di nove persone. Cinque sono uscite dalla grotta, gli altri quattro sono rimasti intrappolati all'interno. A dare l'allarme sono stati alcuni compagni dei sub spariti con i quali stavano compiendo una cordata nella grotta.
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La prima ricostruzione. Secondo quanto dichiarato dal comandante Andrea Agostinelli «i quattro si sono immersi in una grotta a Capo Palinuro ("Grotta del Sangue"): forse a causa dell'acqua torbida i quattro non hanno più ritrovato la via d'uscita. In poco tempo - spiega la Capitaneria - la riserva di ossigeno è terminata. I quattro avrebbero tentato di respirare affiorando dall'acqua e sfruttando una piccola bolla d'aria. Anche questa riserva di ossigeno si è però esaurita. A fornire questa ricostruzione - spiega ancora la Capitaneria - è stato l'unico testimone oculare finora disponibile, un sub della stesso Diving Center che aveva organizzato la giornata con i tre turisti romani». «Per recuperare i corpi - fa sapere il comandante Agostinelli - sono in arrivo le squadre di sommozzatori della Guardia Costiera di Napoli e una squadra dei vigili del fuoco di Salerno». Il quinto sub, secondo quanto riporta l'Ansa, avrebbe detto di aver visto i corpi «privi di sensi» e che «sembrano morti».
La grotta. La "Grotta del sangue", chiamata così per il colore rosso delle sue pareti a causa della presenza di un batterio, sorge a poca distanza dalla più famosa "Grotta azzurra", nei pressi di Capo Palinuro.
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