Treno deragliato in Camerun
«Così sono scampato alla strage»

Il treno deragliato in Camerun
Il treno deragliato in Camerun
di Ernesto Rocco
Domenica 23 Ottobre 2016, 16:20 - Ultimo agg. 16:26
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AGROPOLI - «Mi sono salvato per miracolo». Giuseppe Contaldi, agropolese residente in Camerun, solo per caso fortuito non è rimasto coinvolto nel deragliamento di un treno che dalla capitale Yaoundé era diretto nella città portuale di Douala (dove risiede). Nell'incidente, avvenuto lo scorso 21 luglio, sono morte circa 70 persone e sono 600 i feriti. Tra le vittime un missionario comasco. «Per un caso fortunato non ero su quel treno, ma avrei potuto esserci», scrive sui social Contaldi, rassicurando tante persone che chiedevano informazioni ed erano preoccupate per l'accaduto. «Soltanto un appuntamento rinviato - spiega - mi ha fatto rinviare il ritorno a Duala». Quel giorno il crollo di un ponte autostradale ha imposto a molti il viaggio in treno, e per accomodare i passeggeri supplementari erano stati aggiunti otto vagoni al convoglio normalmente composto da nove carrozze. Ciò potrebbe aver determinato il deragliamento.
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