«Vogagropoli», torna il palio marinaro del Cilento

«Vogagropoli», torna il palio marinaro del Cilento
Giovedì 20 Luglio 2017, 15:37
2 Minuti di Lettura
Torna, dopo otto anni di assenza, “Vogagropoli”, gara remiera con tradizionali gozzi in legno, che si terrà nel bacino portuale di Agropoli. Il palio marinaro del Cilento, che si terrà domenica 23 luglio 2017 alle 17.00, è organizzato dal Circolo Canottieri Agropoli, in collaborazione con la sezione Agropoli della Lega Navale Italiana e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Agropoli.

La gara remiera, giunta alla sesta edizione e dedicata alla memoria dello storico pescatore agropolese Gennarino Benincasa, si svolge nel giorno antecedente alla festività in onore della Madonna di Costantinopoli, alla quale sono molti devoti i pescatori agropolesi, che di fatto, il 24 luglio, accompagnano in processione via mare la Madonna.

Parteciperanno trentuno equipaggi, molti dei quali con vogatore singolo, che gareggeranno nello specchio d’acqua tra la rupe, sulla cui sommità si sviluppa il centro storico e sorge la chiesa della Madonna di Costantinopoli, e il molo di sopraflutto del porto, dove sarà posizionato l’arrivo. È prevista anche la partecipazione di quattro equipaggi femminili, così come ai nastri di partenza ci saranno anche tre ottantenni. Le gare saranno suddivise secondo le categorie Junior, Senior e Master 40, 50, 60, 70 e 80. L’inizio della gara remiera sarà preceduto dalla benedizione dei gozzi. Il trofeo, intitolato a Gennarino Benincasa, sarà custodito dall’equipaggio vincitore fino alla successiva edizione.

«Religione e tradizione marinaresche – affermano il presidente del Circolo Canottieri Agropoli, Enzo Mazza, e il direttore sportivo, Leopoldo Catena – si intrecciano in questo evento che, dopo qualche anni di assenza, siamo riusciti a riorganizzare grazie al supporto concreto dei pescatori agropolesi.  Rappresenta per noi, uomini di mare, un atto di devozione alla Madonna di Costantinopoli, considerata da sempre la protettrice dei pescatori, e allo stesso tempo un modo per far riscoprire anche le antiche tradizioni marinaresche, visto che oggi sono sempre di meno i gozzi in circolazione».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA