E tu soffri di bruxismo?
Ecco i segnali-spia

E tu soffri di bruxismo? Ecco i segnali-spia
Mercoledì 28 Dicembre 2016, 09:00 - Ultimo agg. 09:27
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Si dice spesso: dai, stringi i denti...Ma al di là del modo di dire i denti si stringono quando siamo sottoposti a stress prolungati. È il bruxismo, un disturbo in continuo aumento: pensate, ne soffrono in Italia 18 milioni di persone, inclusi i bambin. E' caratterizzato da iperattività dei muscoli masticatori. I denti dovrebbero entrare in contatto tra loro solo durante la masticazione dei cibi e, occasionalmente, durante la deglutizione mentre in caso di bruxismo si toccano in modo anomalo attraverso il digrignamento, cioè lo sfregamento forte, oppure attraverso il serramento che provoca la contrazione dei muscoli all’angolo della mandibola.

Il problema è nella testa. La notizia è che gli specialisti sono oggi convinti che non dipenda affatto, come si riteneva, da un problema di malocclusione o comunque dell’apparato masticatorio; ora la ricerca ha chiarito che si tratta di una patologia collegata al sistema nervoso centrale:  tra i fattori predisponenti ci sono la tensione nervosa, stress e ansia e, persino, il senso di competizione nello sport. Non solo: digrignare i denti di notte influenza la qualità del sonno perché è spesso associato agli scatti improvvisi delle gambe.

A favorirne la diffusione sono anche i ritmi di vita sempre più stressanti e alcuni comportamenti a rischio, quali il fumo o il consumo di alcolici; fra i giovani, inoltre, può manifestarsi come effetto secondario di alcune droghe sintetiche, come l’ecstasy. Anche nei bambini. Il disturbo si presenta sempre più spesso anche nei bambini sin dall’eruzione dei primi denti.  Attenzione, però, perché può essere il segnale di uno stato di disagio psicologico magari legato alle ansie scolastiche o sportive. Inoltre, recenti studi hanno appurato che si associa spesso anche alla presenza di apnee notturne per cui, oltre che andare dall’odontoiatra, gli esperti consigliano di fare anche una visita dall’otorino-laringoiatra. Ad accorgersi del disturbo, infatti, può essere in primo luogo l’odontoiatra che, controllando la bocca, si accorge dell’usura dei denti e può osservare se si gonfiano i muscoli della mandibola o se c’è un iper-sviluppo dei muscoli masticatori.
Gli altri principali segnali spia sono la sensazione di tensione mandibolare al risveglio o di dolore dentale e la ricorrenza di cefalee muscolo-tensive. 
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