New York, lo svolta della moda, abiti subito acquistabili dopo le sfilate: “See now, buy now”

New York, lo svolta della moda, abiti subito acquistabili dopo le sfilate: “See now, buy now”
di Veronica Timperi
Giovedì 15 Settembre 2016, 20:31 - Ultimo agg. 21:02
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Visto in sfilata e comprato. Basta con l'attesa di mesi e mesi sognando un capo visto in sfilata, sospirando ogni volta che compare sul giornale. Se fino all'inizio della Fashion Week di New York era ancora utopia, oggi, spenti i riflettori sulle passerelle della Grande Mela, la formula del see now, buy now è diventata realtà. Una realtà che promette di dare una grande accelerazione al mondo della moda, sempre più influenzato dai social network e dalla loro immediatezza, che ha reso i capi presentati in sfilata e disponibili alla vendita sei mesi dopo già triti e ritriti perché visti sulle pagine delle fashion blogger e delle Instagirls. Un'era quindi si è chiusa, cedendo il passo a quella del ready to buy. 

Ora si può comprare, subito. L'ultimo a farsi affascinare da questa formula è stato Ralph Lauren, che ha presentato una collezione chiamata September, con capi perfetti per questo scorcio di estate che va incontro, spedita, all'autunno.

 

"Pensiamo che questa sia la mossa giusta da fare. Non c'è motivo per cui non dovremmo rendere disponibili i capi che le consumatrici cercano, adottando la formula in-season", ha spiegato Mr Lauren alla vigilia della sfilata. Un pensiero condiviso anche da Tommy Hilfiger, che in passato aveva già sperimentato questo tipo di retail. La sua collezione, insieme alla capsule collection creata con la collaborazione di Gigi Hadid -TommyxGigi - erano disponibili in contemporanea col defilé già sul sito, che in un baleno ha visto moltiplicare in modo esponenziale le visualizzazioni, con un incremento del 420%. Ma il precursore è stato Tom Ford,  lo stilista regista che, fresco del Festival del Cinema di Venezia, ha annunciato dallo scorso gennaio che sarebbe passato a questa formula, individuando una tendenza del mercato e l'esigenza di battere sul tempo le copie del pronto moda. E New York gli ha dato ragione. La rivoluzione parte da qui. Per ora profuma di successo. Si attendono risposte da Milano e Parigi.

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