Platform esagerata, ecco le scarpe che domineranno il 2017

Platform esagerata, ecco le scarpe che domineranno il 2017
Sabato 4 Febbraio 2017, 19:23 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 20:46
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Milano - Come ci si possa camminare agevolmente per i più resta davvero un mistero, ma a quanto pare per quasi tutti gli stilisti le super mega platform la prossima primavera estate domineranno il mondo e chi le indosserà potrà letteralmente guardare tutti dall'alto in basso, data la considerevole altezza di tacchi e plateau realizzati in tantissimi materiali diversi, dal legno alla plastica foderata in velluto o camoscio fino al più confortevole silicone rigido.
 

 


Altissime, vertiginose, iperboliche: basta guardarle per avvertirne subito l'ispirazione anni Settanta, ma nessuna allure nostalgica né appeal vintage: partono da un mood hippie che però gli stilisti hanno volutamente esasperato al massimo e le modelle in passerella, ammettiamolo, hanno dato prova di grande equilibrio e classe nello sfilare con questi “trampoli” fashion.

Tutto merito del design e delle tante moderne soluzioni stilistiche impiegate, come maxi fibbie, borchie post punk, persino ricami e intagli di pelle a forma di petali e fiori incollati. Insomma, da Marc Jacobs a Miu Miu fino a Rochas, i modelli proposti sono davvero tanti e promettono di accontentare tutte le appassionate di questo modello di scarpa, perfetto per slanciare la silhouette. Non dimentichiamoci, infatti, che una vecchia regola della moda assicura un effetto ottico di un chilo in meno sulla propria figura per ogni centimetro di tacco.

Certamente sarà una scommessa vederle in giro per la città. Più probabilmente la sera, magari a braccetto del proprio amore o al braccio di un'amica, per sicurezza. Da Salvatore Ferragamo ad Erdem, Proenza Schouler, Michael Kors e Dolce & Gabbana, la platform all over è la scarpa dell'anno, la più vista in assoluto sulle passerelle. Fuori dalla passerella vedremo, ma ogni vera fashionista ha un coraggio da leone e “quando la moda si fa dura, le dure iniziano a giocare” no?

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