Da Cracco a Oldani, chef e ristoratori nella nuova associazione Ambasciatori del Gusto

Da Cracco a Oldani, chef e ristoratori nella nuova associazione Ambasciatori del Gusto
Mercoledì 12 Ottobre 2016, 18:44 - Ultimo agg. 14 Ottobre, 03:13
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Da Carlo Cracco a Davide Oldani: ha fatto il suo debutto oggi, a Roma, nella cornice istituzionale della Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. Si tratta della prima associazione che riunisce l’eccellenza della ristorazione italiana in un’unica realtà aggregativa con l’obiettivo di far sistema, per valorizzare il patrimonio culturale agroalimentare ed enogastronomico nazionale, sia in Italia che all’estero. Presieduta da Cristina Bowerman, con Carlo Petrini presidente onorario, l’associazione, senza scopi di lucro, rappresenta il mondo della ristorazione in ogni suo aspetto. Ne fanno parte cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticceri e gelatieri: nomi di rilievo, ma soprattutto persone che, con il proprio impegno e la qualità del proprio lavoro, hanno reso eccellente la cucina italiana e il settore.

“Grazie alla recente esperienza di Expo Milano 2015, il significato di Ambasciatori ha incontrato il nostro mondo, richiamandoci a un’ambiziosa missione: divulgare in Italia e nel mondo l’identità, la storia, la sensibilità del nostro Paese attraverso la nostra passione, il nostro lavoro - afferma il presidente Cristina Bowerman. La cucina italiana oggi è tradizione, eccellenza e indissolubile legame col territorio. Ma anche ricerca e innovazione: crescita guidata dal più articolato dei sensi, il gusto. Parlando di Ambasciatori del Gusto, oggi, pensiamo al lavoro di donne e uomini, che vivono non solo nelle cucine o nei ristoranti, ma viaggiano, apprendono e restituiscono l’esperienza vissuta attraverso l’interpretazione. La nostra missione parte dalla consapevolezza che raccontare e valorizzare il patrimonio dell’enogastronomia italiana significhi contribuire, in sinergia con le Istituzioni, anche allo sviluppo del Paese”.
Nata il 20 giugno con 44 fondatori, l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto ad oggi annovera 90 associati (tra fondatori e benemeriti). L’iniziativa che è stata presentata oggi ufficialmente al Mipaaf e alla presenza del Ministro Maurizio Martina, della stampa e delle istituzioni, è il frutto di una riflessione di lungo corso che ha conosciuto i passaggi di svolta e di maturazione dei suoi obiettivi in momenti istituzionali incisivi come: il Primo Forum della Cucina Italia (2 marzo 2015), la presentazione, durante Expo Milano 2015, del “Food Act” (27 luglio 2015) – il documento programmatico che, per la prima volta in materia agroalimentare, presenta un piano di azione per la valorizzazione della cucina italiana mettendo a sistema istituzioni e professioni del settore – e successivamente, la firma del Protocollo di Intesa per la Valorizzazione all’Estero della Cucina Italiana di Alta Qualità (15 marzo 2016). Ed è proprio anche con il supporto delle istituzioni, e a sostegno delle stesse, che l’Associazione intende concretizzare in progetti i propri scopi. Obiettivi che vanno dalla promozione dei prodotti italiani e dei valori del Made in Italy, in Italia e all’estero, al mantenimento di un ruolo attivo nella promozione della cultura del cibo nelle scuole e nelle strutture sanitarie; alla creazione di occasioni di confronto e di scambio su temi sociali e importanti per il settore, coinvolgendo soggetti nazionali, europei e internazionali, per la costruzione di un messaggio coordinato, a sostegno della qualità e del benessere generale. Numerose saranno le iniziative governative cui l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto prenderà parte, dando il proprio contributo e sostegno. La prima in ordine temporale: la prima settimana della cucina italiana di qualità nel mondo fissata dal Governo a fine novembre (21-27 novembre 2016). 
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