Dall'inferno alla guarigione: storia di Hannah, che ha sconfitto l'anoressia

Il post di Hannah Koestler
Il post di Hannah Koestler
di Giacomo Perra
Lunedì 26 Settembre 2016, 18:43 - Ultimo agg. 27 Settembre, 12:18
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 “Quattro anni fa sono stata salvata. Ero entrata in un cammino di distruzione e non me ne rendevo neanche conto”. E' emozionata e commovente la testimonianza di Hannah Koestler, ventiduenne studentessa dell’Università inglese di Warwick che ha deciso di raccontare su Instagram la sua straordinaria storia di perdizione e redenzione. Una redenzione dalla schiavitù dell’anoressia, il male che stava spegnendo il suo bellissimo sorriso, ora finalmente esibito in una serie di foto che rendono giustizia alla sua bellezza e alla sua voglia di vivere.
 

 


“Anche se non mi trovo a mio agio al cento per cento nel nuovo corpo, preferisco questa versione di me stessa: forte, spensierata, piena di energia. Farmi curare non è stato facile, ma è la cosa più gratificante che io abbia mai fatto. Impari così tanto da te stessa nel processo di liberazione”, ha spiegato la ragazza su Healthy ­Prosperous Life, il canale social in cui, insieme ai commenti degli oltre 120mila followers dell’account, campeggiano i terribili scatti della Hannah di ieri, quella solita nutrirsi con tre crackers al giorno e arrivata a pesare 31 chilogrammi (distribuiti su un corpo di circa 180 centimetri d’altezza), e le belle immagini della Hannah di oggi.
 
“L’anoressia è una malattia che coinvolge corpo e mente, spero che la mia testimonianza possa far riflettere tante ragazze che soffrono come ho sofferto io. Osservare le mie vecchie immagini mi fa essere ancora più consapevole di quello che mi è capitato. Ma adesso sono felice e voglio farlo sapere alla gente”.
 
Preda del disturbo, una patologia di origine nervosa, fin dall’età di diciassette anni, in poco tempo la ragazza era diventata così magra da indossare esclusivamente capi d’abbigliamento destinati ai bambini. Per questo, preoccupatissima, la madre non lo mollava un attimo, seguendola, durante l’ora del pranzo, anche a scuola.
 
Dopo un periodo relativamente positivo, in cui la via della guarigione sembrava vicina, la situazione di Hannah precipitò nel 2012 in seguito al suo trasferimento in Austria. I genitori l’avevano lasciata partire rinfrancati dal netto miglioramento delle sue condizioni psico-fisiche ma, sola con la sua ossessione per la bilancia - assumeva la miseria di 100 calorie al giorno e si pesava quotidianamente almeno una decina di volte -  la giovane rischiò addirittura la morte. A salvare Hannah, i cui organi rischiavano ormai il deterioramento, fu il ricovero in una clinica specializzata, quella in cui, grazie a un percorso riabilitativo durato un anno e mezzo, la studentessa ha ritrovato lentamente il suo peso-forma, la speranza, e soprattutto, la gioia di vivere.
 
“L’anoressia - ha scritto la ragazza, che sul suo profilo Instagram, propone ricette vegane e raccomanda una dieta equilibrata -  ha consumato ogni parte della mia vita. È strano dirlo ed era strano allora ammetterlo. Il cibo è stata la mia medicina. Non esisteva altro modo per guarire, se non mangiare. Pian piano, ogni chilo che prendevo mi sentivo più libera. Adesso sono felice di nuovo, al mio secondo anno di università. Posso prendermi cura di me e del mio corpo, posso ridere, scherzare e uscire con gli amici”.
 

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