La bufala della patente gratis agli immigrati
votata da un Senato inesistente

La bufala della patente gratis agli immigrati votata da un Senato inesistente
di Enrico Chillè
Martedì 24 Gennaio 2017, 10:38 - Ultimo agg. 11:09
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Riusciremo, un giorno, a smettere di sorprenderci davanti all'ignoranza e alla totale mancanza di spirito critico degli utenti del web? Forse, ma quel giorno sembra ancora piuttosto lontano.

Una pagina Facebook, specializzata nel produrre contenuti di questo genere, ha pubblicato una nuova bufala assolutamente poco credibile, che però ha fatto breccia nell'indignazione degli italiani, come testimoniano le oltre 66 mila condivisioni. La notizia, assolutamente falsa, sarebbe questa: approfittando della distrazione, dovuta all'emergenza neve e terremoto, del sempre vigile, assolutamente attento e informato popolo italiano, il Senato avrebbe approvato una legge che garantirebbe la patente gratis agli immigrati, addirittura con 30 punti rispetto ai tradizionali 20.



La 'notizia', se così possiamo chiamare il solito testo scritto in un'immagine da condividere sui social, riporta anche dei dati francamente improbabili, come i numeri della votazione al Senato: 303 voti a favore e 116 contrari, che quindi corrisponderebbe ad almeno 419 senatori. Un numero decisamente alto, dato che i rappresentanti del popolo che siedono a Palazzo Madama in realtà sono 315. Un fatto del genere potrebbe spiegarsi semplicemente con l'ignoranza di molti nell'ambito del diritto costituzionale (anche se, a dirla tutta, il numero di deputati e senatori è una nozione basilare della cara, vecchia e mai abbastanza rimpianta educazione civica), ma quello che stupisce è l'assenza di spirito critico.

Possibile che nessuno si sia preso la briga di controllare e verificare la notizia data dalla pagina? Nel testo scritto all'interno dell'immagine si fa riferimento ad un fantomatico, e inesistente, art. 126 ter del Codice della Strada. Anche qui, chi ha voluto accertare la veridicità della notizia rappresenta una nettissima minoranza. Nel frattempo, forse a causa delle tante segnalazioni, la pagina sarebbe stata chiusa da Facebook, anche se fino a ieri pomeriggio la notizia, falsa e inventata per diffondere indignazione e odio razziale, secondo il social network rispettava gli standard della Comunità e quindi non doveva essere rimossa.
Un popolo informato, scriveva Tocqueville, ha il proprio potere nella democrazia. Qual è, però, al di là della condivisione sui social, il potere di un popolo disinformato, ignorante e così facilmente raggirabile?
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