Corona choc: «Fine vita? Mi butto in una foiba con una cassa di vino»

Corona
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Sabato 25 Aprile 2015, 12:43 - Ultimo agg. 26 Aprile, 22:06
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PORDENONE - Intervista spiazzante sulle sue volontà riguardo al fine vita, come un pugno nello stomaco, dello scrittore Mauro Corona, a "La Zanzara" su Radio 24.



«Voglio l’eutanasia, ho già scelto chi mi ucciderà» ha affermato. E ancora: «Non voglio nessun accanimento terapeutico, ho fatto già testamento dal notaio. Se sono capace di muovermi scomparirò in qualche anfratto o foiba. Se mi prende un ictus o sono in balia di altri ho già deciso i miei killer». «La vita – continua Corona – è la mia e non dei bigotti bacchettoni come Giovanardi. Se dovessi essere malato terminale devono ammazzarmi, ho scritto chi deve darmi una pasticca. È una carta firmata da me e da tre persone. Se invece perdo 20 chili in un mese, ti fanno gli esami e ti dicono che è finita, allora vado in una bella foiba con una cassa di vino e di sigari toscani. Mi lascio morire lì, di fame».



All’obiezione dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo sull’orrore di una simile morte Corona ha ribattuto secco: «Tutte le morti sono orrende, meglio questa che vedere i parenti intorno che dicono poverino mentre non vedono l’ora che crepi. Ma non voglio fare gesti eclatanti come Monicelli».

Non ha fatto parola sui nomi di coloro che si sarebbero prestati ad aiutarlo in un eventuale tragico frangente di quella sorta. «Non ve lo dico, sono tutti miei amici che hanno accettato».



Corona ha precisato di voler essere sepolto «sottoterra con una piccola croce di legno oppure la cremazione e le ceneri nel cesso».



Durissimo con se stesso: «Sono una merda, non mi piaccio. Sono un vile, avrei potuto fare di più, essere più leale. Mi faccio schifo, sono una brutta bestia, un cattivo essere umano. Mi faccio schifo anche fisicamente».