Su Facebook nasce il gruppo «Trova il tuo guanto perduto» e arrivano subito fotografie da tutto il mondo

Guanti
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di Ilenia De Rosa
Mercoledì 23 Marzo 2016, 09:05
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Napoli. «Trova il tuo guanto perduto», così si chiama il gruppo Facebook creato dal chirurgo napoletano Fabio Fumo che in meno di tre mesi ha raggiunto quasi mille iscritti e raccolto 300 fotografie provenienti da ogni parte del mondo. A chi non è mai capitato di perdere un guanto? Obiettivo del «gioco» è proprio quello di consentire al legittimo proprietario di ritrovare il suo oggetto smarrito in qualche angolo del globo. Semplice la regola del gruppo: pubblicare foto di guanti abbandonati in strada con l’indicazione del luogo preciso e dell’orario del ritrovamento. «Si tratta di un oggetto che mi affascina molto – racconta Fabio Fumo – poiché ogni guanto racchiude una storia e consente di immaginare il tipo di persona che si nasconde dietro. Così ho cominciato qualche anno fa a pubblicare sul mio profilo Facebook una serie di foto, a cui si sono presto aggiunte quelle degli amici che hanno deciso di condividere questo divertimento.

A gennaio ho, dunque, creato un gruppo con una descrizione in cinque lingue, tra cui giapponese». Berlino, Londra, New York, Hong Kong, tante le città dove sono state scattate foto a «guanti perduti». «Il gruppo è diventato presto internazionale – continua Fumo – anche se, ovviamente, gran parte dei ritrovamenti avvengono a Napoli. Inizialmente mi limitavo a fotografare, adesso raccolgo e conservo i guanti che trovo, con la speranza, prima o poi, di riuscire a restituirne uno al suo proprietario. In questo momento ne custodisco circa 60».
Fabio Fumo è un chirurgo e lavora presso il reparto di oncologia al Cardarelli. «La mia attività è impegnativa e mi porta via energie fisiche e mentali. Pertanto alle volte sento la necessità di inventarmi qualcosa che possa distrarmi e farmi pensare ad altro. In questo caso un passatempo personale è diventato un gioco collettivo e sono felice di aver creato un luogo virtuale di ritrovo che fa stare bene anche altri».   
 

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