Il capo di Uber litiga col suo autista per le tariffe troppo basse, poi si scusa

Il capo di Uber litiga col suo autista per le tariffe troppo basse, poi si scusa
Mercoledì 1 Marzo 2017, 16:27 - Ultimo agg. 20:00
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Il capo di Uber sorpreso a litigare - a male parole - con un autista di Uber. Argomento del contendere, la continua politica di tariffe al ribasso che penalizzerebbe gli autisti. Probabilmente, nemmeno i detrattori più accaniti dell'azienda più detestata dai tassisti di mezzo mondo poteva immaginare una gaffe più imbarazzante per Travis Kalanick, ceo di Uber, costretto a scusarsi dopo la pubblicazione di un video nel quale discute animatamente con Fawzi Kamel, l'autista. 



Nel filmato, reso pubblico da Bloomberg e del quale riferiscono il New York Times e altri media, Kalanick è ripreso sul sedile posteriore di una vettura Uber insieme a due donne. Raggiunta la destinazione, Kalanick scambia due parole con l'autista. Kamel si lamenta dei soldi che riceve per il suo lavoro, sempre meno, dice. «La gente non si fida più di voi. Ho perso 97mila dollari per colpa vostra. A causa vostra sono in bancarotta... cambiate ogni giorno», accusa Kamel. Kalanick si spazientisce e nega le accuse «Fesserie», dice. Poi, la butta sul personale. «C'è gente alla quale non piace prendersi la responsabilità per le caz... che fanno. Danno la colpa sempre a qualcun altro. Buona fortuna!», dice, prima di andarsene sbattendo la portiera dell'auto.

Poco dopo la pubblicazione del video, Kalanick ha inviato un'email di scuse indirizzata ai dipendenti dell'azienda, compreso Kamel. «Dire che mi vergogno è dire poco», ha scritto il ceo nell'email, poi pubblicata sul blog pubblico dell'azienda. «Il mio lavoro di leader è quello di guidarvi e si comincia dal comportarsi in un modo che possa rendervi tutti fieri.Non è quello che ho fatto», si è scusato Kalanick. Uber ha poi annunciato di aver contattato Kamel e che spera di poter organizzare un incontro tra lui e Kalanick. L'episodio giunge in un momento particolarmente delicato per Uber, finita al centro di diverse polemiche negli ultimi due mesi.

A gennaio, molti utenti ed impiegati dell'azienda protestarono per la decisione di Kalanick di unirsi ad un team di consiglieri economici del presidente Trump.
Dopo aver fatto marcia indietro e rinunciato all'incarico, una nuova tegola. Il mese scorso un'ex dipendente, Susan Fowler, ha denunciato pubblicamente di esser stata molestata sessualmente da un manager e che le sue accuse erano state sostanzialmente ignorate dall'azienda. In seguito, Uber ha aperto un'inchiesta interna e promesso in futuro 'tolleranza zerò verso simili incidenti.
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