Una giornata coi vapers, il popolo senza tabacco che attira le api

Una giornata coi vapers, il popolo senza tabacco che attira le api
di Francesca Cicatelli
Sabato 4 Febbraio 2017, 21:22 - Ultimo agg. 5 Febbraio, 13:35
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Svapo, svaporizzatori, svapare, vapers, svappiamoci, trick, cloud chaser e chi più ne ha più ne metta. Sono i nuovi seguaci dell'alternativa alla sigaretta che dei fumatori neppure vogliono sentir parlare né condividere con loro l'ossigeno. Assenti all'appello, infatti, i tradizionalisti del tabacco, anzi non invitati al primo raduno Svapo del Sud Italia a Napoli.
 


Sono migliaia i "vaporizzatori" accorsi alla Mostra d'Oltremare e accolti da una nube "atossica" stile lampada di Aladino o lavanderia professionale. Tanto fumo ma nessuno tossisce, sotto l'egida del vapore. Certo facile perdersi e non ritrovarsi più, almeno visivamente. Sembra di essere a un rave party puntellato di ciminiere aromatizzate.

L'essere umano si dà la carica anche così. I nuovi Humphrey Bogart hanno rinnegato la classica sigaretta e lo stile di vita da esistenzialista con la clessidra rullata e accesa tra le dita da osservare mentre si spegne e si consuma. Non sono cambiati, però, gli stili di vita e la dipendenza. Anzi si è dilatato il consumo perché in teoria l'elettronica è una sigaretta che non si spegne mai. Ed è possibile aromatizzarla persino al gusto di babà o ciambella fritta. C'è chi addirittura si sfida a colpi di lunghezza e potenza di getto di vapore.

Qualche dubbio rimane, per esempio sull'assenza di standard nelle composizioni: alcuni propongono gli aromi naturali, altri con additivi e glicerolo (i più utilizzati, spesso per disinformazione). Certo non è facile garantire la sigaretta al muffin se non sinteticamente. Ma di una cosa sono certi tutti i venditori di vaporizzatori: se si accende una svapo arrivano le api, quindi l'aria è buona.

Sarà. Certo ad annusare l'aroma dolciastro che aleggia nell'aria si resta perplessi e c'è il pericolo di affumicarsi la lingua. Addirittura si vende il prodotto come se fosse un aerosol, come racconta uno dei seller nel video de Il Mattino, citando Veronesi.

Ebbene il vaping è una nuova forma di esibizionismo: avere l’ultimo tubo, l’ultima box Pwm o l’ultimo atom high ends uscito sul mercato rientra quasi sempre nello stile del cloud chaser. Ma al di là dello svapatore accanito che ha abdicato all'elettronica rinnegando la sigaretta, a suo dire a vantaggio di polmoni più dilatati e mani e alito profumati da torta della nonna, la nuova moda riserva qualcosa di buono anche ai non svapatori (a patto di non finire dentro una nuvola di vapore): niente più mozziconi negli interstizi delle buche in strada, al massimo qualche bossolo di atomizzatore.
Insomma da oggi l'umanità andrà a glicole propilenico.

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