Nelle festività natalizie il 40% del cibo è finito in pattumiera

Nelle festività natalizie il 40% del cibo è finito in pattumiera
di Marco Borrillo
Sabato 31 Dicembre 2016, 09:40
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La sontuosa sfilata delle portate natalizie scandisce il countdown verso la magica notte di San Silvestro. In attesa di brindare al nuovo anno sulle tavole imbandite di tutta la provincia tornano i sapori e i profumi delle ricette tradizionali per trascorrere a tavola e in compagnia le ultime ore del 2016. Come ogni anno, però, in questi giorni si ripropone il tema dello spreco alimentare. Anche nel Sannio, dove in questo periodo il fenomeno si attesta intorno al 40% come testimoniano i dati contenuti nel dossier messo a punto dall'ufficio studi e ricerche di Fareambiente in collaborazione con la testata frodialimentari.it.

In media tra Natale e Capodanno finisce in pattumiera circa un chilo e mezzo di cibo al giorno per nucleo familiare, un dato che si attesta al 41% su scala nazionale contro il 34% della nostra regione e il 39% del Sannio. Secondo una ricerca dell'osservatorio Waste Watcher, riportata nel dossier, in Italia lo spreco di cibo supera gli oltre 13 miliardi di euro e si aggira intorno all'8% dei nostri costi alimentari, circa 400 euro a famiglia. Un fenomeno dai contorni sempre più estesi, nonostante gli sforzi di ridurre a monte gli acquisti, che finisce sotto la lente d'ingrandimento del dossier natalizio che offre anche un focus sulla provincia sannita. In questi giorni di festività a finire in pattumiera sono per lo più frutta e verdura, fenomeno che si attesta al 42% in Campania, seguiti dai pasti e altri cibi. Nel Sannio, invece, si registra un'inversione di tendenza rispetto al campione nazionale e regionale. Secondo la ricerca qui si sprecano principalmente prodotti come yogurt, formaggi freschi e insaccati, circa il 37% del campione intervistato, mentre si tende di più a recuperare il pasto, il cui spreco si attesta comunque al 29%. Seguono frutta e verdura al 28% e i prodotti a lunga conservazione quali pasta, conserve o pane (6%). Al centro dell'indagine anche l'emanazione della nuova legge anti-spreco, «le cui disposizioni sono entrate in vigore a settembre spiega Anna Zollo, ricercatrice sannita che ha condotto l'indagine e direttore responsabile di frodialimentari.it - e che fornisce indicazioni in merito all'utilizzo di generi alimentari sotto scadenza presso centri di volontariato. La norma sofferma l'attenzione sulle cessioni gratuite di eccedenze alimentari da parte degli operatori del settore alimentare che devono essere destinate in via prioritaria al consumo degli indigenti, mentre le eccedenze non più idonee al consumo possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e altre destinazioni. Sempre secondo i dati Istat e Caritas aggiunge Anna Zollo - l'identikit del nuovo povero riguarda famiglie medie monoreddito».

Tra le domande somministrate al campione anche quella sul grado di conoscenza della norma. Nel Sannio e in generale si evidenzia una buona conoscenza dell'esistenza della legge ma anche una scarsa conoscenza del problema, mentre il tema dello spreco alimentare pone l'accento sulle strategie e le attività messe in campo in questo periodo anche per le fasce sociali più deboli. Con le festività natalizie continuano a ritmo serrato in diverse città italiane pranzi e cenoni di solidarietà, grazie al contributo di numerose associazioni di volontariato che operano sul campo per cercare di arginare e risolvere il problema. La Caritas di Benevento rivela che a dicembre i pasti consumati a casa si attestano intorno ai 4346, mentre quelli consumati a mensa si attestano intorno ai 373.