I 125 anni del Mattino e il merito di fare del Sud una questione nazionale

I 125 anni del Mattino e il merito di fare del Sud una questione nazionale
di ​Sergio Mattarella
Martedì 14 Marzo 2017, 09:11 - Ultimo agg. 09:15
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Sono lieto di far giungere un saluto al Mattino, nel 125° anno di vita. Il Mattino è nato a Napoli, come voce di Napoli. Ma la caratteristica di questa storica e autorevole testata - fin dalla sua fondazione ad opera di
Edoardo Scarfoglio e di Matilde Serao - è stata quella di oltrepassare i confini cittadini e regionali e di porsi nelle prime file di quel largo e articolato movimento di idee e di azione che si è battuto, nei decenni, per far assumere la questione meridionale come grande questione nazionale. Nel quotidiano di via Chiatamone si sono succeduti grandi direttori e firme prestigiose, che hanno sempre accompagnato la critica di carenze, disattenzioni ed errori dello Stato centrale nei confronti del Meridione. Con un’analisi attenta, spesso impietosa, dei ritardi della classe dirigente del Mezzogiorno.

Da qui la tenace azione di impulso, mai venuta meno, nei confronti di politici, intellettuali, esponenti della società civile a operare non soltanto per il riscatto della propria terra - ancor oggi colpita da gravi e annose piaghe, come la presenza della criminalità organizzata, la disoccupazione e i ritardi in infrastrutture e servizi ai cittadini - ma anche a contribuire, con la ricchezza culturale e umana che li contraddistingue, alla vita e al rinnovamento dell’intero Paese.
Ben sapendo che l’Italia non potrà ampliare il suo progresso senza il contributo e la partecipazione delle regioni meridionali, invio all’editore, al direttore e ai giornalisti de «Il Mattino», a coloro che vi lavorano e ai suoi lettori i miei auguri più fervidi.
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