Kaufmann canta Napoli al San Carlo

Kaufmann canta Napoli al San Carlo
di Donatella Longobardi
Domenica 11 Settembre 2016, 14:10 - Ultimo agg. 12 Settembre, 19:02
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Aveva detto di non vedere l’ora di tornare a Napoli ed eccolo, Jonas Kaufmann, il tenore dei tenori, il divo sexy della lirica, una delle voci più ricercate dai più grandi teatri di tutto il mondo. Kaufmann canta raramente in Italia, l’ultima volta alla Scala due anni fa è stato un trionfo. Al San Carlo lo si ricorda una sola volta nel 2004, tra i solisti nel cast della «Creazione» di Haydn. Domani sarà il protagonista assoluto di un galà organizzato da «Il Mattino», l’occasione per presentare in anteprima alcuni brani tratti dal suo nuovo album Sony Classical in uscita il 7 ottobre dal titolo tutto italiano, «Dolce Vita». In copertina il tricolore, all’interno diciotto brani, un viaggio nella melodia italiana da Leoncavallo a Rota, Zucchero e De Curtis, da «Parlami d’amore Mariù» a «Volare», da «Mattinata» a «Con te partirò» e il tema del «Padrino», «Parla più piano», con un’attenzione speciale alla canzone napoletana: «Passione», «Core ‘ngrato», «Fenesta ca lucive» e «Torna a Surriento». 

Una serata attesissima, in un teatro pieno in ogni ordine di posti e con il premier Renzi nel palco reale assieme al sindaco de Magistris, presidente della Fondazione San Carlo, al governatore De Luca, al Cardinale Sepe e a tre ministri: della Cultura Franceschini, dell’Istruzione Giannini, dell’Interno Alfano. Gli onori di casa saranno fatti dal cavaliere del lavoro Francesco Gaetano Caltagirone con la compagna Malvina e la figlia Azzurra Caltagirone, e da Albino Majore.

Moltissimi i vip annunciati, tra i quali Carla Fracci, Renzo Arbore, Marisa Laurito, Lina Sastri, Nino D’Angelo, Peppino Di Capri, Peppe Barra, Chiara Muti e Mimmo Paladino che ha messo a disposizione i suoi disegni inediti per impreziosire la scenografia.

Nella serata evento con la regia di Ruggero Cappuccio Kaufmann canterà e si racconterà intervistato dal direttore del nostro giornale, Alessandro Barbano, che quest’anno ha voluto legare alla musica e alla melodia nata sotto il Vesuvio la serata de «Il senso del Mattino», evento che lo scorso anno era stato realizzato in occasione dell’anteprima del film realizzato nella redazione di via Chiatamone da una troupe del Giffoni Experience, costola produttiva del festival del cinema per ragazzi diretto da Claudio Gubitosi. Ma prima sarà l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Maurizio Agostini a dare il benvenuto agli ospiti eseguendo due brevi brani, simbolo di una melodia napoletana lontana dalla facile oleografia: le «Neapolitan Song», Op. 63 (Pesenka; Funiculi, Funiculà) di Nikolay Rimsky-Korsakov e i «Canti del golfo di Napoli - Rapsodia su antiche e non antiche vere e non vere canzoni napoletane per orchestra» di Renzo Rossellini.

«Come per le occasioni importanti Napoli mette in mostra i gioielli di famiglia», osserva Roberto De Simone, consulente artistico della serata. «Ho pensato a brani di raro ascolto capaci però di non indulgere nel facile folklorismo partendo proprio da Rimsky-Korsakov, un ottimo sinfonismo per nulla ammiccante all’effetto tarantella ma elegante, direi aristocratico com’era nella cifra del compositore che, mai come in questa occasione, segna il rapporto tra il melodismo napoletano e la cultura europea ed extraeuropea». Un discorso che ha spinto il maestro anche alla scelta del raro Rossellini conosciuto perlopiù come autore di numerose musiche per il cinema: «Ma nei suoi “Canti” – spiega De Simone - è evidente il ruolo del melodismo napoletano e italiano assunto successivamente in modo anche più universale nel mondo del cinema».

In questo contesto la scaletta della serata prevede due brani scritti per l’occasione da Cappuccio e interpretati da Claudio Di Palma: «Cosmogonia immaginaria dei canti del Sud» e «Il suono dei sensi», che, spiega l’autore, «dichiara la potenza orale della cultura napoletana e la sua centralità rispetto a quella scritta». 
Quindi, spazio alla voce del tenorissimo accompagnato dal suo pianista di fiducia, Stellario Fagone, nell’esecuzione di alcune celebri canzoni contenute nel nuovo disco. Un migliaio di giovani musicisti avranno però il privilegio di ascoltarlo in anteprima domattina nel corso di una prova aperta, un momento di alta formazione sostenuto con generosità da un gruppo di fan napoletani di Kaufmann guidati da Mariella Pandolfi, mentre gli Amici del San Carlo presieduti da Angioletta de Goyzueta offriranno in omaggio al grande tenore una scultura creata da Marisa Albanese dal titolo «Paesaggio JK» 2016 (dove naturalmente JK sono le iniziali di Jonas Kaufmann). In sala ci saranno studenti di canto e pianoforte provenienti dai quattro Conservatori della regione: il San Pietro a Majella di Napoli, il Nicola Sala di Benevento, il Martucci di Salerno, il Cimarosa di Avellino. Ad assistere alla prova anche l’orchestra dei Quartieri Spagnoli, i ragazzini del Coro di Voci Bianche del San Carlo diretti da Stefania Rinaldi e i Sancarlini, il coro di giovani creato dal teatro e attivo nei laboratori di Vigliena, dove si è esibito sotto la guida di Carlo Morelli. Durante la mattinata le telecamere di Giffoni Experience riprenderanno alcuni momenti più significativi della prova aperta, e nel corso della serata se ne vedrà una sintesi di montaggio. Tra una battuta e l’altra dell’intervista di Barbano saranno anche proiettate alcune brevi clip sui momenti salienti della carriera del grande tenore tedesco innamoratissimo dell’Italia, della sua cultura, del suo cibo, del vino e anche del caffè. Un personaggio eclettico, affascinante, una voce magica che regalerà ai napoletani e agli ospiti una serata unica seguita da più di ottanta giornalisti, tv, radio, giornali e web. E che, grazie alla diretta streaming sul sito de «Il Mattino», sarà diffusa ovunque. 

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