Alien, nel nuovo capitolo della saga Fassbender androide contro se stesso

Alien, nel nuovo capitolo della saga Fassbender androide contro se stesso
Alien, nel nuovo capitolo della saga Fassbender androide contro se stesso
di Michela Greco
Lunedì 8 Maggio 2017, 09:24 - Ultimo agg. 10:27
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Fassbender contro Fassbender. È venato di riflessioni filosofiche e di una sottile ambiguità (che sfocia persino in un bacio) il serrato confronto che si innesca tra i due modelli di androidi interpretati, entrambi, dal divo hollywoodiano Michael Fassbender in Alien:Covenant, che Ridley Scott porta nelle sale italiane da giovedì (in anteprima ieri al Future Film Fest di Bologna), a 38 anni di distanza dal primo film della serie datato 1979.

Pietra miliare della fantascienza che lanciò l’attrice Sigourney Weaver e fece conoscere al mondo i disgustosi xenomorfi, violentissimi alieni parassiti, il primo Alien ha in comune con questa nuova storia molte cose, tra cui un personaggio femminile determinato interpretato da Katherine Waterston. Empatica e coraggiosa, questa “nuova Ripley” rivelata da Vizio di forma e confermata da Animali fantastici e dove trovarli prende le redini di una situazione che precipita quando l’equipaggio della Covenant esplora un pianeta apparentemente abitabile individuato dopo un incidente che ha daneggiato l’astronave. Ma lo scenario inquietante e maestoso in cui si trovano immersi è popolato solo da alieni disgustosi e molto aggressivi. E David/Fassbender, androide superstite della spedizione Prometheus (precedente capitolo della saga) scatena subito una sofisticata sfida psicologica con Walter/Fassbender, androide più evoluto perché privo di emozioni.

È così che questo Alien si sbilancia dalle parti di Blade Runner, sviluppando un’intrigante riflessione sull’intelligenza artificiale che si concentra sul contrasto tra ricerca e rifiuto del divino, sulla necessità molto umana di esprimere un desiderio di creazione e sulla possibilità che questo si trasformi in una pericolosa smania di potere. Le (molte) scene in cui Fassbender si confronta con se stesso, per la verità piuttosto slegate dalle vicende del resto della truppa, sono il magnete intellettuale di un’avventura sci-fi che non risparmia spettacolarità e azione, terrore e splatter, e un approccio filosofeggiante meno astruso di Prometheus. Le sequenze in cui gli umani vengono braccati dagli alieni sono ad alto tasso di adrenalina ma non particolarmente originali. Gli scatenati mostri di Alien: Covenant sono numerosi e variegati, ma non lasciano spazio allo stupore. Molto più interessanti gli androidi e i membri dell’equipaggio, un gruppo di coppie dai caratteri e dagli istinti molto diversi. Tra questi ci sono Billy Cudrup e James Franco.
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