È morto Arthur Hiller:
addio al regista di «Love Story»

È morto Arthur Hiller: addio al regista di «Love Story»
Giovedì 18 Agosto 2016, 09:13 - Ultimo agg. 26 Agosto, 17:11
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Addio a Arthur Hiller, il regista di "Love Story". Aveva 92 anni. La sua lunga carriera è iniziata sul piccolo schermo e il suo successo è arrivato negli anni '70, quando si è affermato come uno dei registi più popolari di Hollywood. Una Hollywood in cui era ben voluto: è stato prima presidente della Director Guild of America e poi dell'Academy of Motion Picture Arts and Science, l'organizzazione che assegna gli Oscar. Nel 2002 ha ricevuto il Jean Hersholt Humanitarian Award per il suo lavoro filantropico. Hiller ha diretto 70 fra film per il cinema, la televisione e episodi di serie tv, coprendo vari generi, dal dramma sull'Olocausto "The Man in the Glass Booth" alla commedia "Una strana coppia di suoceri". Fra i suoi film più famosi i due tratti dalle sceneggiature di Neil Simon, "Un provinciale a New York" e "Appartamento al Plaza".

Ma il suo successo maggiore è stato "Love Story", che ha incassato 106 milioni di dollari quando è stato lanciato nel 1970, l'equivalente di 665 milioni di dollari di oggi. «Il film "Love Story" è meglio del romanzo di Erich Segal.
E questo è merito di Arthur Hiller», aveva scritto il critico Roger Ebert. Hiller è nato nel 1923 a Edmonton, in Canada. Figlio di due immigrati ebrei dalla Polonia, Hiller ha avuto i primi contatti con il mondo dello spettacolo grazie ai suoi genitori, che avevano fondato un'organizzazione teatrale per spettacoli in Yiddish. Sua moglie Gwen Hiller è morta lo scorso giugno all'eta di 92 anni. Gwen era nata a Edmonton dieci giorni prima del marito, che aveva conosciuto sui banchi di scuole. Hiller le ha chiesto di sposarlo quando aveva otto anni. Il loro matrimonio è durato 68 anni.
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