Cotroneo: «Un bacio, il mio film dalla parte degli adolescenti». Anteprima a Napoli con regista ed attori

Cotroneo: «Un bacio, il mio film dalla parte degli adolescenti». Anteprima a Napoli con regista ed attori
di ​Diego Del Pozzo
Venerdì 1 Aprile 2016, 15:22
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In attesa dell'uscita nei cinema del nuovo film "Un bacio", da ieri in sala distribuito da Lucky Red, il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo ha scelto la sua Napoli, la città dove ha frequentato il liceo nella prima metà degli anni Ottanta, per mostrarlo in anteprima ai liceali di oggi, quei sedicenni al centro di un lavoro tratto, seppur con sostanziali differenze, dal suo racconto omonimo edito da Bompiani.
 

 
il mio film su bullismo e omofobia">

La giornata napoletana dell'autore di successi come "La kryptonite nella borsa" per il cinema e le serie "Tutti pazzi per amore" ed "È arrivata la felicità" per la televisione inizia, infatti, con un'affollata proiezione mattutina al cinema Metropolitan, dove "Un bacio" è proposto a una platea di oltre trecento studenti del liceo classico "Vittorio Emanuele II" (lo stesso frequentato dal regista) e del liceo scientifico "Caccioppoli", coinvolti dall'associazione Moby Dick. E quando in sala si riaccendono le luci l'emozione degli adolescenti presenti è tangibile. Per parlare del film, assieme a Cotroneo ci sono anche la co-sceneggiatrice Monica Rametta e i due giovani protagonisti maschili Rimau Grillo Ritzberger e Leonardo Pazzagli, mentre è assente perché impegnata su un altro set Valentina Romani (tutti e tre esordienti). Con loro, c'è il produttore Guido Lombardo della Titanus, storico marchio del cinema italiano che dopo ventisei anni ritorna a produrre per il grande schermo.

"Ho voluto fare un film totalmente dalla parte degli adolescenti - racconta un Ivan Cotroneo visibilmente emozionato - e anche per questo, rispetto al libro, ho sostituito il personaggio della professoressa con quello della ragazza. "Un bacio" parla di bullismo e di omofobia e, proprio per queste tematiche, l'ho pensato soprattutto per il pubblico giovane, che in un'età complessa come l'adolescenza si trova spesso a contatto con la paura di essere diversi, essere giudicati e ritrovarsi un'etichetta addosso".

Protagonisti del film, interamente girato a Udine, sono tre sedicenni che diventano amici tra i banchi del liceo: la problematica Blu (Romani), dotata di grande sensibilità e altrettanta rabbia verso l'ipocrisia che la circonda; il timido Antonio (Pazzagli), in crisi dopo la morte dell'adorato fratello e anche per questo più che bloccato nei rapporti interpersonali; l'estroverso e apparentemente sfacciato Lorenzo (Grillo Ritzberger), omosessuale, appena trapiantato in quella realtà di provincia dopo l'adozione. I tre sono, ciascuno a modo suo, emarginati dalla totalità dei loro coetanei (si autodefiniscono "sfigati", sono semplicemente diversi) e iniziano a trovare nuova forza in quest'inattesa amicizia a tre. "Le loro famiglie - spiega Cotroneo - sono amorevoli e nient'affatto problematiche, proprio perché ho avuto modo di documentarmi su tante storie di bullismo verificatesi in contesti per nulla negativi. In età adolescenziale, i giovani sono sfuggenti e magari anche genitori presenti e affettuosi si trovano a essere inconsapevoli di ciò che i loro figli sono costretti a subire tra i propri coetanei".

Le domande degli studenti partenopei sono tante e molto profonde, tanto da colpire i giovani attori. "Devo dire che proprio a Napoli, durante questo nostro tour promozionale, ho notato le reazioni più aperte e tolleranti verso il film, a conferma del carattere di questa città", sottolinea il protagonista Leonardo Pazzagli. Mentre il suo collega Rimau Grillo Ritzberger si sofferma su ciò che "Un bacio" gli ha insegnato: "Innanzitutto la libertà. E vorrei che questo messaggio arrivasse anche a chi andrà a vederlo al cinema: la diversità è una cosa bella, una grande ricchezza, anche in età adolescenziale quando può far paura, perché fa sentire esclusi dalla maggioranza". A Ivan Cotroneo viene chiesto di parlare di quando ad avere sedici anni era lui: "Io al liceo - risponde - non ho avuto problemi di bullismo, ma paradossalmente a quei tempi, tra fine anni Settanta e prima metà degli Ottanta, c'era più apertura nei confronti di determinate tematiche. Oggi, invece, noto parecchi passi indietro nella società adulta e, di conseguenza, tra i ragazzi. Noto maggiore aggressività, non soltanto verbale. E i social network hanno reso ancora più drammatiche, perché potenzialmente globali, le conseguenze di un atto di bullismo verso un coetaneo che non si conforma alla massa".

Nel pomeriggio, Cotroneo e i suoi attori intervengono anche alla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri, per parlare del libro e del film, di fronte a una sala gremita, moderati da Titta Fiore e Claudio Finelli.
In serata, infine, di nuovo al Metropolitan, regista e interpreti concludono la loro giornata napoletana salutando il pubblico durante un'affollata anteprima. E da domani "Un bacio" sarà nei cinema italiani per raccontare con grande delicatezza quanto possa essere terribile il bullismo in un'età nella quale si avrebbe bisogno semplicemente di amicizia e libertà.

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