Made in Sud, gli Arteteca girano il film «Vita, cuore, battito»

Made in Sud, gli Arteteca girano il film «Vita, cuore, battito»
di Stefano Prestisimone
Sabato 27 Giugno 2015, 09:03 - Ultimo agg. 28 Giugno, 12:36
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I palcoscenici degli esordi, poi il successo in tv di «Made in Sud». E ora un film da protagonisti. È la scalata degli Arteteca, al secolo Monica Lima e Enzo Luppariello, coppia comica partenopea nata e cresciuta al Tam ed esplosa nelle ultime due stagioni con i personaggi dei fidanzatini tamarri che provano a stare al passo con i tempi e la tecnologia, tra il loro inglese maccheronico e frasi tipo, «Ho spaccato co’ sto shatush» e «Vita, cuore, battito», il tormentone che è diventato il titolo del loro primo film.



Le riprese sono cominciate lunedì a Napoli dirette da Sergio Colabona, regista anche dello show tv di Raidue, e dopo i primi ciak a Ponticelli oggi si girerà a corso Vittorio Emanuele, all’hotel San Francesco al Monte. Nel cast anche Gino Fastidio, Francesco Cicchella, Pasquale Palma, Gennaro Scarpato dei Malincomici, Maria Bolignano, ma anche attori come Nunzia Schiano, Benedetto Casillo, Rosaria D’Urso, caratterista vista in «Reality». Un progetto nato un paio di anni fa e che inizialmente doveva essere un film corale con tutto il gruppo di «Made in Sud». Ma la crescita del duo ha fatto cambiare in corsa l’obiettivo, con gli Arteteca al centro del film scritto da Nando Mormone e Ciro Ceruti e prodotto non più da De Laurentiis ma dalla stessa Tunnel.



«Lo produco io ma è un rischio calcolato», spiega Mormone, «abbiamo scritto un film senza pretese, una commedia comica che deve innanzitutto divertire e che potrebbe avere un buon riscontro al botteghino grazie ai numeri impressionanti che gli Arteteca hanno fatto di recente, con punte di ascolto altissime durante «Made in Sud» e record di clic sul sito della Rai. Cominciamo a girare a Napoli per poi trasferirci in Spagna, via crociera: Barcellona, Ibiza e Formentera. Cinque settimane di riprese e speriamo di poter arrivare nelle sale entro l’autunno. Non abbiamo ancora una distribuzione ma le trattative sono avviate». La storia racconta di due fidanzati trentenni della periferia di Napoli che conducono una vita fatta di routine fino a quando Enzo non fa un terno secco al lotto clandestino grazie al quale vince un viaggio messo in palio dal malavitoso che gestisce il gioco. Viaggio che risulta un’esperienza tra il comico e il traumatico, perché i due sono due pesci fuor d’acqua in tutti i contesti in cui si ritrovano. Ma ancor più traumatico è il loro ritorno a Napoli perché il loro viaggio era voluto da un laboratorio americano per un studio antropologico.



«Finiamo in un vortice da cui non sarà facile uscire e dietro la comicità c’è una riflessione sulla società di oggi che spesso è un tritatutto», spiegano Enzo e Monica. «La nostra avventura parte dallo sketch dei ragazzi che si conoscono in chat, passando per i dipendenti da social network e poi per i neo sposini nel giorno delle loro nozze. Fino alla coppia di ragazzi napoletani un po’ sopra le righe, ovvero quella che ha fatto il botto», concludono gli Arteteca, «ma il successo è frutto di una crescita nel tempo, di un lavoro certosino sui tic, sulle frasi delle nuove generazioni, sulle personalità di un certo tipo di giovani, sul loro slang. Molti ragazzi si esprimono così, con qualche parola inglese e un forte accento regionale. C’è sempre un sogno nel cassetto, ma arrivare a questo punto proprio non era nei piani. Un film da protagonisti è straordinario, e non siamo ancora sicuri sia vero».