Giffoni Experience, presenze record
Gubitosi: "Edizione indelebile" | Guarda il video

Giffoni Experience, presenze record Gubitosi: "Edizione indelebile" | Guarda il video
di Diego Del Pozzo
Venerdì 25 Luglio 2014, 15:03 - Ultimo agg. 27 Luglio, 19:06
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Anche quest’anno, il Giffoni Experience ha trasformato la cittadina di Giffoni Valle Piana nel Salernitano nella capitale mondiale del cinema per ragazzi di tutte le età. E, grazie a una formula consolidata capace però di evolversi a ogni edizione (e quest’anno si celebra la numero 44), continua a farlo miscelando alla perfezione differenti formati, generazioni, formule narrative, modalità espressive con un gusto schiettamente pop e persino un po’ postmoderno.

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Così, con la guida di un cicerone d’eccezione come il vulcanico direttore Claudio Gubitosi (che fondò il festival quando era appena diciottenne, 44 anni fa, e che ora dice: "ques'

t'edizione resterà indelebile"), è un’esperienza davvero unica attraversare la Cittadella del cinema di Giffoni, gremita fin dalle prime ore del mattino, per farsi travolgere dal delirio suscitato dall’arrivo di teen idols delle serie televisive americane come Matt Bomer (di “White collar”), Lea Michele (“Glee”) e Dylan O’Brien (“Teen wolf”); così come diventa assolutamente normale, a poche ore di distanza, salutare l’ingresso trionfale di un divo hollywoodiano ormai mitico come Richard Gere o, il giorno dopo, quello di un raffinato attore-regista di ascendenza shakespeariana come Alan Rickman, in grado però di esercitare una fortissima presa emotiva sulla giovane platea giffonese grazie al ruolo di primo piano del mago mezzosangue Severus Piton in una tra le saghe fantastiche transgenerazionali (e transmediali) di riferimento della contemporaneità, quella del maghetto Harry Potter protagonista tra il 1997 e il 2007 dei sette romanzi-fenomeno scritti da J.K.

Rowling.

E, ancora, fa (piacevolmente) sensazione assistere al modo nel quale vengono accolti i giovanissimi protagonisti della miniserie-fenomeno di Rai 1 “Braccialetti rossi”, ma anche registi di punta dell’attuale panorama italiano come Ferzan Ozpetek. Così come percepire forte l’interesse suscitato dalla presenza dei ragazzi dei comuni della Terra dei Fuochi (da Caivano a Casal di Principe), guidati da don Maurizio Patriciello e giunti a Giffoni per raccontare al mondo il dramma delle loro quotidianità martoriate dal malaffare dell’inquinamento da rifiuti tossici.

Come per ogni festival del cinema, però, il “cuore” dell’evento restano i film. E, dunque, bisogna entrare in sala Truffaut e nelle altre della Cittadella, per godersi le affollate proiezioni di qualcuno tra i ben 163 film inclusi nei vari concorsi della kermesse, divisi per fasce d’età, dai 3 anni agli oltre 18. O ascoltare, quando si riaccendono le luci, i ragazzi delle giurie internazionali (oltre 3.500, provenienti da tutto il mondo) subissare di domande e sollecitazioni i registi ospiti. Tanta folla anche per anteprime italiane molto attese come quelle dei cartoni animati “Planes 2 – Missione antincendio” della Disney o “Si alza il vento” del maestro giapponese Hayao Miyazaki; e strazianti come “Colpa delle stelle” di Josh Boone, storia d’amore tra due adolescenti malati di cancro, capace di riempire la sala Truffaut con le lacrime della giovane platea.

Ad arricchire ulteriormente il suo programma, il Giffoni Experience propone le master class tematiche (dal documentario al giornalismo alle tecnologie digitali) nelle belle sedi di Terravecchia e delle Antiche Ramiere (nuova casa del neonato dipartimento Giffoni Innovation Hub, interamente dedicato alle start-up creative) e, per finire, le attività della Lounge Experience al convento di San Francesco e il denso cartellone di concerti serali del Giffoni Music Concept, allo stadio “Giuseppe Troisi”, dove si sono esibiti in questi giorni big come Negramaro, Giorgia, Rocco Hunt e faranno lo stesso, nelle serate conclusive, i rappers Coez, Gemitaiz & Madman ed Emis Killa.

Insomma, il Giffoni Experience si conferma l’evento di punta del cinema (e dell’arte) per ragazzi, ma soprattutto continua a proporre, anno dopo anno, un momento di aggregazione e confronto assolutamente unico nel panorama internazionale, all’insegna del rispetto per la diversità (il tema di questa edizione è proprio “Be different”) e di un interscambio culturale tra giovani provenienti da contesti socio-geografici differenti, che porteranno dentro di sé l’esperienza giffonese una volta tornati a casa. E diffonderanno ovunque quei valori positivi che, ieri pomeriggio, hanno portato le centinaia di teen agers presenti in sala Truffaut a intonare le note dell’inno pacifista “Give peace a chance” di John Lennon per gridare forte contro gli orrori delle guerre in Palestina e Ucraina.