Giffoni, il ritorno del festival con la mano di Erri De Luca

Gubitosi: «Dita aperte come i cinque sensi»

Il logo di Giffoni
Il logo di Giffoni
di Erminia Pellecchia
Sabato 13 Maggio 2023, 06:00
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«Cinque dita per cinque sensi. Vista, e allora il cinema, riassunto delle arti. Udito, e allora la voce umana che accompagna l’ascolto fin da dentro il grembo. Odorato, e allora la terra che fermenta. Gusto, e allora il pane che è salvezza. Tatto, diffuso in ogni poro che ha per aspirazione la carezza. Stabilità indispensabile è la mano aperta, rinforzata dal sorriso pronto di chi verrà a Giffoni». Erri De Luca spiega il logo che ha concepito (lo ha realizzato graficamente il direttore artistico Luca Apolito) per «Giffoni53», modellato sul tema «Indispensabil» e in programma dal 20 al 29 luglio nella cittadella del cinema di Giffoni Valle Piana, protagonisti oltre seimila babygiurati di 30 nazioni.

L’immagine rappresenta una mano che diventa fiore, cresce, fa germogliare nuove idee. Le dita sono associate ai cinque sensi, «per ognuno di loro c’è un termine che – sottolinea Claudio Gubitosi, ideatore e fondatore del GFF - evoca concetti importanti, indispensabili per la nostra esistenza».

Da anni De Luca è ospite del festival, ora ha voluto affiancare alla sua presenza un segno etico e poetico, un messaggio-manifesto per i giovani che, come affermò nella scorsa edizione, sono la coscienza civile del Paese. «Gubitosi mi convoca a Giffoni che una volta all’anno richiama gioventù dai quattro angoli del vento», racconta lo scrittore: «La parola d’ordine è: “indispensabili”. Per me lo è la fraternità e subito mi viene l’immagine della mano aperta».

Il logo è stato presentato ieri mattina al parco del Foro Italico di Roma in un contesto prestigioso, gli Internazionali di Tennis Bnl d’Italia. «È uno degli eventi sportivi più importanti d’Europa», dice Jacopo Gubitosi, direttore generale del «Giffoni film festival»: «Siamo orgogliosi di partecipare a questa grande festa dello sport su invito del dipartimento per le Politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del consiglio dei ministri. Un’iniziativa che sottolinea l’importante ruolo per i giovani di questa kermesse, amata e conosciuta in tutto il mondo».

Il ministero ha programmato nei propri spazi alcuni panel, il primo è stato dedicato a Giffoni, la cui storia, lunga più di mezzo secolo, è stata narrata da Gubitosi jr., da Apolito, e dal responsabile delle relazioni istituzionali Davide Russo. Assaliti da domande, soprattutto in merito agli ospiti che sfileranno sul blu carpet, si lasciano scappare un nome, Antonio Albanese, che il 25 luglio sarà pronto a regalare sorrisi con le sue tante maschere, da Epifanio a Piero Piero, da Cetto La Qualunque all’ultima, Giovanni, l’intellettuale radical chic.

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Poi l’annuncio di Erri De Luca, nella veste inedita di poeta dei segni. «Dopo aver dedicato la scorsa edizione del festival agli invisibili, quest’anno ci è sembrato naturale continuare questo percorso con il tema indispensabili, rivolto a tutti quei giovani capaci di esprimere idee, desiderosi di mettersi in gioco e di farsi ascoltare», sottolinea Jacopo Gubitosi «Sono loro la nostra energia e il nostro motore, come ha colto Erri De Luca con la suggestione di un’immagine che racchiude poesia e forza, fragilità e potenza.
L’idea della mano dalla quale sbocciano fiori rappresenta perfettamente l’identità di Giffoni, fatta di accoglienza, gioia, creatività e fiducia». Spigolando tra i film in concorso nelle varie sezioni spicca il francese «Juniors» di Hugo Thomas con Vanessa Paradis.

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