Premio alla carriera a Nicola Piovani
al Festival del cinema italiano a Madrid

Il regista Nicola Piovani mentre riceve il premio alla carriera dell'ambasciatore Stefano Sannino
Il regista Nicola Piovani mentre riceve il premio alla carriera dell'ambasciatore Stefano Sannino
di Paola Del Vecchio
Lunedì 28 Novembre 2016, 14:00
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Madrid. Con una master class di cinemusica, in cui ha rievocato i temi che hanno accompagnato i film dei più importanti registi italiani, Nicola Piovani ha ricevuto dalle mani dell’ambasciatore Stefano Sannino il premio alla carriera all’Istituto di cultura di Madrid, in apertura della IX edizione del Festival del Cinema italiano. Dall’ossessione di Fellini per un motivetto divenuto poi il tema originale di ‘Intervista’, alla genesi della composizione per ‘La vita è bella’, vincitrice dell’Oscar; passando per l’innocenza di Pasolini trasfusa in ‘Poeta delle ceneri’ o la resistenza de La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani, per finire con un omaggio all’amico Bigas Luna, per il quale musicò ‘Jamon Jamon’.  Nelle 130 colonne sonore composte da Piovani, c’è il meglio della filmografia italiana dagli anni ’70 ad oggi. La sua musica “l’inconscio dei film: quando funziona così bene che non si sente, ma lavora ai fianchi. E dopo 2 o 3 giorni torna in mente, insistente, e bastano poche note per evocare due ore di film”, ha spiegato il regista alla platea.  Che ha messo tutta in piedi, per un’emozionata standig ovation al maestro, poeta del candore che scandaglia l’oscurità delle emozioni.

Il festival del cinema italiano di Madrid si è consolidato nell’ultimo decennio come la principale kermesse spagnola della produzione cinematografica contemporanea. Non solo vetrina delle opere italiane selezionate quest’anno ai festival di Cannes, Toronto, Venezia o Roma, ma finestra aperta ai cambiamenti dell’industria cultuale e opportunità di incontro e scambi professionali fra giovani cineasti, per lo sviluppo e la realizzazione di progetti. «Abbiamo cominciato a intraprendere questa strada un anno fa, con il primo Foro di Coproduzione e la prima edizione del Premio Solinas Italia-Spagna», spiega la direttrice dell’Istituto Italiano di cultura, Laura Pugno.

E Aggiunge: «Ora, l’entrata dell’Italia in Ibermedia e l’accoglienza ricevuta dalla versione madrileña del prestigioso concorso per il migliore soggetto cinematografico confermano che la direzione era quella giusta», aggiunge. Curata da Alessandra Picone, la rassegna prevede per una settimana la proiezione, alla sede dell’istituto al Palazzo di Abrantes in calle Mayor e nei centrali Cinema Renoir Princesa di 36 titoli, fra lungometraggi – in programma, fra gli altri, ‘La pazza gioia’ di Virzí, ‘Fiore’ di Giovannesi, ‘Un bacio’ di Cotroneo o ‘Tommaso’di Rossi Stuar - documentari, cortometraggi, web serie e film su arte, archeologia, enogastronomia e turismo culturale. Per far conoscere il Belpaese in tutti i suoi incanti.
 
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