Ridley Scott sul set a Roma, gira un film sul rapimento di Paul Getty

Ridley Scott
Ridley Scott
Sabato 17 Giugno 2017, 18:13 - Ultimo agg. 28 Giugno, 00:23
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Una Giulietta "squalo" della polizia messa di traverso, un camion tv con la scritta Rai a caratteri tondi come si usava quegli anni e bolidi colorati, comparse con i pantaloni a zampa d'elefante e signore bionde con i capelli lisci: ciak, azione. Divieto assoluto di avvicinarsi allatroupe, richieste di informazioni respinte al mittente come d'abitudine se si tratta di un film internazionale ad alto budget. Si gira tutto in esterni a Roma “All the money in the world” che vede dietro la macchina da presa Ridley Scott, il regista inglese di Blade Runner, del Gladiatore, del capolavoro
Alien di cui è uscito il sequel Alien: Covenant (e se ne prepara un successivo).

Da circa 15 giorni e almeno per un altro mese il set è a Roma perché così detta la storia: il film ricostruisce una
vicenda tragica degli anni '70, che scioccò l'opinione pubblica mondiale e italiana in particolare, il rapimento del giovane nipote (interpretato da Charlie Plummer) del magnate del petrolio John Paul Getty I, all'epoca l'uomo più ricco al mondo (nel film è Kevin Spacey).
Accade a Roma, la notte del 10 luglio 1973, quando tra Piazza Farnese e Campo de Fiori il ragazzo, che non ha ancora 20 anni e ha preso le distanze dalla ricca famiglia, ed è diventato un hippy, capelli lunghi e banchetto di collanine da vendere in strada, scompare improvvisamente. È vittima di un sequestro a scopo di estorsione, anche se all'inizio sembra più un depistaggio per ottenere soldi dai parenti. Il caso diventa una tragica soap opera, tutta ambientata a Roma, con la madre Gail Harris (Michelle Williams) che ha una boutique a piazza di Spagna, a tenere le fila delle comunicazioni con i rapitori, facendo capire che la famiglia è disposta a trattare per riaverlo, ma in realtà bluffa perché invece il petroliere non ha alcuna intenzione di trattare.

Mark Wahlberg è un ex negoziatore della Cia arrivato per aiutare a risolvere il caso. La svolta arriva dopo tre mesi di sequestro ed è lo choc dell'orecchio mozzato di Getty Jr recapitato alla redazione del Messaggero. Dietro il rapimento c'è la 'ndrangheta calabrese delle 'Ndrine dei Mammoliti, Piromalli e Femia, ma al di là dell'azione brutale sono i ricchì ad essere sotto i riflettori dell'opinione pubblica che è entrata morbosamente nelle loro vite. Alla fine il ragazzo, dopo 5 mesi di segregazione e 1 miliardo e 700 milioni di lire pagati, verrà liberato. Riscatto che Paul Getty III sarà poi costretto a restituire (a rate) al suo ricco parente.

A Castel Sant'Angelo, in Prati dove è stata girata una scena con la madre inseguita dai cronisti, all'Eur: in questi giorni a Roma in alcune località sembra di essere in una macchina del tempo con i mezzi d'epoca e gli abiti vintage. A Montemerano, in provincia di Grosseto, la tana del sequestro. La produzione è Sony con Panorama Films in service produttivo italiano.
 
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