99 Posse & friends, concertone a Napoli per i guaglioni che corrono ancora

La copertina dell'ultimo album dei 99 Posse
La copertina dell'ultimo album dei 99 Posse
di Federico Vacalebre
Mercoledì 17 Settembre 2014, 17:01 - Ultimo agg. 23 Settembre, 16:52
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A Verona non li hanno voluti, napoletani e comunisti, non necessariamente in quest’ordine, non sono graditi, possono nuocere alla salute pubblica, sembra, ma nel resto d’Italia li hanno applauditi con cori e canti, oltre che con lo sventolio di quelle bandiere palestinesi che fa sempre piacere vedere, non fossero dettate dall’ennesimo massacro, l’ennesima strage. A Napoli, poi, naturalmente, giocano in casa, «non solo per la presenza di pericolosi facinorosi comunisti», scherza Zulù che ha appena provato con il resto dei 99 Posse la scaletta del concertone in programma domani alla Mostra d’Oltremare, ingresso gratuito o quasi (1 euro per l’accesso all’area) da viale Terracina, con palco montato davanti all’Arena Flegrea, nell’ambito del Forum delle culture.

«Saranno quasi tre ore di sound, vorremmo partire appena finita la partita del Napoli con lo Sparta Praga - anche i compagni tengono una squadra del cuore - per andare avanti sino al bis, anzi al tris», sorride lo spararime, pronto a un’inedita Piedigrotta militante: «Ci sono quasi tutti i protagonisti di ”Curre curre guagliò 2.0”, come avevamo annunciato all’uscita del cd, vogliamo festeggiare con loro il disco del nostro esordio, ma anche le nuove vesti date a canzoni che sono riuscite ad arrivare alle orecchie e i cuori delle nuove generazioni, magari anche grazie proprio a qualche ospite e amico che ci ha permesso, oltre alla crisi e ai nuovi movimenti antagonisti, di rivolgerci a ragazzi che qualcuno vorrebbe senza sogni, utopie, lotte, voglia di ballare e pensare».

I «friends» attesi sono davvero tanti: la Banda Bassotti, Bonnot, Caparezza, Clementino, Francesco Di Bella, Dope One, Ensi, Geko, J-Ax, Jovine, Mama Marjas, Claudio Marino, Mc Mariotto, Roy Paci, i Sangue Mostro, più Marcello Giannini e Salvatore Rainone (Slivovitz) ed uno storico protagonista del neapolitan power che compare anche sul disco della band la cui presenza non è, però, ufficialmente confermata: «Si va da ”1-2-3-4” a ”Stop that train”, per poi dare spazio a una ”capata” elettronica con nuove versioni di ”Vulesse” e ”Focolaio”, più il remix dubstep di ”Curre curre guaglio’”. E tornare per l’ultima volta sul palco con la Banda Bassotti per ”Rigurgito antifascista”, ”El pueblo unido” e ”Bella ciao”».

L’Italia vista da Zulu & compagni «è un posto vivo, nonostante tutto. Abbiamo suonato anche in tante periferie, sotto il palco c’erano ragazzi e famiglie con i carrozzini, nell’era dell’informazione-intrattenimento si riscopre il bisogno di una sincera controinformazione, di unire il piacere fisico della musica con la riscoperta di momenti di aggregazione ”contro” i padroni del vapore. Un tour lungo, emozionante, in cui abbiamo alternato, per i loro impegni, la presenza sul palco di Valerio Jovine, Speaker Cenzou, Mama Marjas. Stavolta li avremo tutti sul palco, pronti a passare dal rap al reggae, dal rock al beat digitale».

«Mai un passo indietro», assicurava il titolo dell’edizione reloaded del disco di debutto della posse (correva l’anno 1993): «Anzi, siamo pronti anche per il prossimo passo in avanti. Abbiamo prenotato uno studio per marzo-aprile dell’anno prossimo, entro il 2015 vogliamo far uscire il nostro nuovo album di inediti». I guaglioni corrono ancora, e in numerosa, e bella, compagnia.

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