Mina-Celentano, il Molleggiato scrive a Fabiano: «Non mi piace la tua verità»

Mina-Celentano, il Molleggiato scrive a Fabiano: «Non mi piace la tua verità»
di Rita Vecchio
Martedì 7 Febbraio 2017, 19:13 - Ultimo agg. 10 Febbraio, 16:56
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Mina-Celentano con le due puntate salta, e il Molleggiato mette in rete un post dal titolo La Verità smentendo quanto divulgato da Rai1 in merito alle motivazioni dell'annullamento delle due serate previste prossimamente. Lo fa dal suo blog “Il mondo di Adriano” in cui spiega che si “sarebbe forzata la mano” qualora fossero andate in onda le due puntate tv (annunciate come un evento) nonostante il successo della riuscita sarebbe stato quasi sicuramente dalla loro (considerato lo share del 20 per cento dello speciale andato in onda lo scorso 12 dicembre).

Si sarebbe mancato di rispetto al pubblico, scrive. Dichiarazioni che arrivano a poche ore dalla messa in onda dello spot che vedrà Mina "presente virtualmente" al Festival. E si legge: «Caro Andrea Fabiano di Rai 1, non mi piace per niente il modo di come è stata divulgata alla stampa la VERITÀ sulla messa in onda delle due serate dedicate a “Mina-Celentano” previste in primavera. Le cose sono andate semplicemente così e tu lo sai: la settimana scorsa dissi a Claudia di fare due telefonate: la prima alla Rai e subito dopo a Mina o a Massimiliano Pani per metterli al corrente di quanto avevo deciso. E quindi spiegare a entrambi le ragioni del mio ripensamento dovuto esclusivamente a una forma di rispetto nei riguardi del pubblico. E lei, così fece.

Dopo lo speciale andato in onda lo scorso 12 dicembre, pur premiato da un inaspettato 20% di Share, mettere in piedi altri due spettacoli live dove ne’ io, ne’ Mina saremmo fisicamente presenti, mi sembrava di forzare la mano, nonostante questa volta l’assenza delle “MIGLIORI” sarebbe stata compensata da grossi nomi dello spettacolo non solo italiani ma anche stranieri, che per quanto grossi, a mio parere, si sarebbero trovati alle prese con un titolo sbagliato come “Mina-Celentano”. Senza contare poi la marea di Spot che avrebbe preceduto “l’arrogante spettacolo” di chi non c’è. Questa è la verità dei fatti. Certo, mi rendo conto che rifiutare due prime serate su Rai 1 con tutto l’apporto pubblicitario che ne conseguirebbe a beneficio del disco, per qualcuno è uno scandalo. Ma il disco si sa, arriva sempre dopo la “verità”».
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