Emma travolge il pubblico di casa: «Mi sembra una festa, torno presto» |Foto

Emma travolge il pubblico di casa: «Mi sembra una festa, torno presto» |Foto
di Ilaria MARINACI
Mercoledì 23 Luglio 2014, 11:11 - Ultimo agg. 11:18
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GALLIPOLI - Aveva promesso un concerto che avrebbe lasciato spiazzati anche i suoi fan più accaniti e così è stato. Emma Marrone ha riabbracciato il suo Salento, ieri sera al Parco Gondar di Gallipoli, nella tappa casalinga del suo “Limited Edition Tour” con uno show nuovo e disarmante in cui ventuno brani del suo repertorio sono stati completamente riarrangiati da Davide Di Gregorio che, oltre ad essere il sassofonista della band che l’accompagna, dirige anche un’orchestra d’archi di tredici elementi.

E che sarebbe stata tutta un’altra musica si è capito subito, dall’introduzione affidata al flauto del pezzo d’apertura “Amami”, il singolo con il quale è cominciata un anno e mezzo fa l’avventura di “Schiena”, terzo album di Emma, premiato con ben tre dischi di platino mentre il pubblico la incitava urlando “orgoglio salentino”. «Quando si suona a casa c’è sempre un’emozione diversa», ha detto Emma.

Ed ha spiegato: «C’è paura. Ma a casa non si dovrebbe avere paura. Forse c’è perché da casa arrivano le critiche più grandi. Oggi sono qui al Parco Gondar dove per anni ho pagato il biglietto per vedere il concerto degli altri».

Il feeling con i presenti, in prevalenza ragazzine e giovani donne che hanno cantato a squarciagola ogni brano, si è notato subito: Emma ha coinvolto i suoi fan, ha ammiccato, giocato e interagito con loro per tutta la serata, ringraziandoli a più riprese per l’affetto con cui la seguono. «Grazie cu tuttu lu core», ha ripetuto ed avvicinandosi a loro ha sfoderato grinta ed ironia: «Scusa maestro ma qui noi abbiamo fatto tutti le scuole alte... quanto cazzo è bello stare a casa!».

Nel corso del concerto, ha alternato brani dell’ultimo disco a hit che hanno segnato passaggi fondamentali di questi suoi primi quattro anni di carriera. Dopo “La mia felicità”, quindi, è stata la volta di “Sarò libera”, e poi ancora “Se rinasci” («dedicata agli amici che ci mancano»), “Schiena” e “Trattengo il fiato”. È alla fine di questa prima tranche che arriva sul palco l’amico Antonino, che ha vinto la quarta edizione di “Amici”. Con lui Emma ha ballato ed eseguito “Chimera”, brano scritto proprio da lui e inserito fra le tracce di “Schiena”.

Sale il ritmo sui brani “Dimentico tutto” e “Non è l’inferno”, con il quale ha vinto Sanremo nel 2012, finché un’ovazione del pubblico dà il benvenuto a Loredana Bertè. Le due artiste, che hanno in comune grinta e anima rock, rispolverano due classici della Bertè, come “Il mare d’inverno” e “Dedicato”. E il pubblico mostra di apprezzare, intonandole all’unisono con loro. “Non ti guastare col crescere, perché tu avrai una carriera fantastica”, questa la dedica di Loredana ad Emma.

Si arriva così all’ultima parte del concerto, è un crescendo fra le canzoni più famose, “Arriverà”, “Cercavo amore”, “Calore” e l’arena del Gondar salta tutta sulle note dell’ultimo singolo “La mia città”. Un brano di chiusura che, fatto nel Salento, ha il sapore di una vera e propria dichiarazione d’amore. «Stasera più che lavoro mi sembra una festa, torno presto Salento!».