La prima volta a San Siro di Laura Pausini nove anni fa era stata una maratona sotto la pioggia, questa sera per la prima tappa della lunga marcia del Simili Tour a precipitare sono state solo ondate di luce, colori e canzoni. Ma a piovere nel primo appuntamento del primo tour negli stadi italiani mai fatto da un'artista femminile sono anche i messaggi d'impatto sociale: «Questo concerto è contro la violenza sulle donne», dichiara apertamente dal palco la cantante prima di intonare Resta in ascolto a inizio serata.
Con il suo palco curvo da 80 metri a forma di abbraccio Laura Pausini vuole accogliere idealmente i fan che l'hanno attesa dal vivo per due anni, quel pubblico che ha affollato parterre e spalti fino al terzo anello e fra oggi e domani toccherà le 100mila presenze: muovendosi fra tre isole a forma di quadrifoglio, simbolo di 'Similì, la popstar propone un lungo show da 45 brani i cui tempi sono dettati dalle emozioni.
Sentimenti incastonati nelle sue ballate e spunti personali, come l'amore per la nonna a cui dedica 'E invece nò, e l'adorazione per la figlia Paola a cui è riservato il momento più intimo del concerto sulle note di 'Celestè e 'È a lei che devo l'amorè, quando la piccola Pausini è proiettata su un maxischermo. Al suo popolo fedele da 23 anni la cantante romagnola non offre solo sentimenti, empatia e battute salaci, ma anche un grande spettacolo pop fra 875 mq di schermi e pavimenti a led. L'impegno produttivo è costante fin dall'apertura Simili, dove vessilli recanti il simbolo-concept e una sfilata di t-shirt bianche sottolineano i messaggi del monologo iniziale contro l'intolleranza. E i momenti da immortalare per le telecamere sono molti: quando la cantante dondola da un'altalena fra immagini di Magritte in 'Sono solo nuvolè, nel grande balletto nel medley di Io canto, o infine nel bis Lato destro del cuore eseguito indossando un abito luminoso.
A legare spettacolo e racconto sono i visual, ora ispirati all'acqua per Tra te e il mare, ora veri e propri clip tratti dalla videografia della Pausini o girati per i brani del disco Simili, come Colpevole che omaggia anche Bowie di Aladdin Sane. E se San Siro richiede anche energia rock, l'artista la infonde quando imbraccia una sei corde a forma di quadrifoglio circondata da quattro chitarre, quando si mette da sola al piano o nel medley finale di Limpido fra beat martellanti e geyser di fumo. Lo show scorre così per oltre due ore senza interruzioni nonostante i diversi cambi d'abito («Dopo anni di pantaloni, solo gonne, che sia tutto femminile!» dice la cantante): merito anche dei 6 coristi, 11 musicisti e 30 performer che riempiono le pause con momenti di pop internazionale fra Tina Turner e Beyoncé.
Ma la vera artista globale è già sul palco e dedica un'improvvisata Tristeza ai brasiliani che l'attendono a settembre al termine del lungo segmento americano del Simili Tour, o interpreta Primavera in anticipo mescolando italiano e inglese.