L'amico napoletano racconta la fine di Lou Reed: "E' morto tranquillo, con la Anderson al fianco"

Davide De Blasio con Lou Reed alla festa per il sessantacinquesimo compleanno del rock
Davide De Blasio con Lou Reed alla festa per il sessantacinquesimo compleanno del rock
di Federico Vacalebre
Lunedì 28 Ottobre 2013, 15:34 - Ultimo agg. 20:27
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Lou e Laurie, la coppia pi bella della musica non ridotta a saponetta, avevano un amico a Napoli, anzi una coppia di amici, in Davide De Blasio e Rosalba Imparato, che erano stati introdotti ai due da Chicco Marin, storico rock manager napoletano, che con la chanteuse di "Oh Superman" si dice pure avesse avuto una liason. Li aveva uniti l’amore per certo rock in grado di raccontare la nottata che non finisce mai, ma soprattutto per l’arte. L’imprenditore partenopeo, con la griffe Tramontano aveva portato a Napoli una mostra di Timothy Greenfield-Sanders che usava l’ex Velvet Underground come icona; poi aveva realizzato su suo disegno i «Lou’s views», occhiali ispirati a quelli raccontati da Reed nel film «Blue in the face» di Paul Auster e Wayne Wang; chiamato Lou suo figlio, che oggi ha 5 anni; nel 2006 portato al Pan una mostra di foto del musicista: tutti panorami, della Grande Mela solo nell’ultimo scatto si intravedeva un essere umano, la Anderson, che dichiarazione d’amore.

Lou, Laurie e Davide si vedevano spesso: a Napoli, a Roma (De Blasio portò la coppia a vedere «Passione» di Turturro), alle feste di compleanno del rocker a New York, rifornite dal napoletano di mozzarelle. «L’ultima volta che siamo stati insieme risale a tre settimane fa», raccontava ieri l’imprenditore, «nella loro casa fuori New York negli Hamptons. Non stava bene, dopo il trapianto di rene erano sopraggiunti dei tumori, ma credevamo che sarebbe riuscito a tirare avanti ancora un bel po’. Ho sentito Laurie al telefono, è distrutta: se n’è andato alle 11, ora americana; Lou era consapevole che questo suo viaggio stava finendo, era tranquillo, parlava, provava a consolarla. Ha fatto un esercizio tai-chi. Non credo che al mondo esistano altri uomini così, nell’arte come nella vita privata», conclude, commosso, De Blasio.

L'amicizia di Marin con l'ex Velvet Underground risale, invece, alla New York di inizio anni '80: «Frequentavo Lou e quel giro quando ho abitato nella Grande Mela, ricordo le lunghe estati 81-84; C'erano Elliott Murphy, Chamberlain, David Johansen, Iggy Pop, Maria Del Greco. Un periodo alcolico per me, Lou aveva passioni ben più proibite, psichedeliche diciamo». Poi il napoletano si ritrovò tour manager di Laurie Anderson in Italia, periodo «Oh Superman», quindi ritrovò i due insieme, ed ormai coppia, in occasione dello spettacolo di lei al Politeama, prodotto dal San Carlo, «Moby Dick».Lou e Chicco si scoprirono uniti anche dai problemi con il fegato, poi dal trapianto. Si rividero ancora per concerti, compreso uno con Patti Smith a Fiuggi: «Reed mi ha insegnato a vedere il bicchiere mezzo pieno: io finora ho vissuto sei anni in più rispetto alla data della mia morte annunciata. Lui non ce l'ha fatta, ma aveva vent'anni in più sulle spalle e tante schifezze in più in corpo. Che la terra ti sia lieve, amico pazzarellone».

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