Marillion sbarcano in Italia:
Verona unica data in attesa del nuovo album

Marillion sbarcano in Italia: Verona unica data in attesa del nuovo album
di Guido Bellachioma
Martedì 6 Settembre 2016, 17:55 - Ultimo agg. 9 Settembre, 15:29
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I Marillion, gruppo tra i più amati nel rock degli ultimi 30 anni, a settembre saranno particolarmente attivi per la gioia dei loro innumerevevoli fan: il 10 suoneranno a Verona (Teatro Romano) nell’unica data italiana, mentre il 23 pubblicheranno F.E.A.R., 18° album in studio.

F.E.A.R. (acronimo di Fuck Everyone And Run/Fotti tutti e fuggi), anticipato sul web dalla lunga The New Kings promette di essere uno dei loro migliori album: cinque brani di cui tre divisi in vari movimenti. Altissima è l’attesa degli appassionati che saranno a Verona per l’unica data italiana del loro tour mondiale: una location affascinante per una musica senza tempo… e un sicuro “sold out”! Il repertorio proposto non escluderà i classici del loro sterminato repertorio. Steve Hogarth, cantante della band inglese, dice sul loro web: “Tutti gli impulsi umani positivi derivano dall’amore. E tutti quelli negativi e distruttivi provengono dalla paura. Il titolo è nato non con la rabbia o l’intenzione di scioccare ma con la consapevolezza che tanti stanno andando verso la filosofia ognuno per se. Spero di sbagliarmi”.


Faccia a faccia con Steve Rothery

Steve, legatissimo all’Italia, dove risiedono alcuni tra i suoi più cari amici, è un po’ l’elemento di continuità e fedeltà musicale alla filosofia musicale dei Marillion. La sua chitarra, lirica o aggressiva in base alle necessità, è una delle caratteristiche più riconoscibili dell’universo sonoro del gruppo. Lo abbiamo intervistato in attesa d’incontralo a Verona…

La fortuna di realizzare i sogni

Sono stato molto fortunato a realizzare i miei sogni. I Marillion esistono da 37 anni: incredibile essere ancora insieme e fare grande musica dopo tutto questo tempo. La musica è la mia vita. Sono felice di aver realizzato uno dei nostri migliori album a questo punto della mia vita. Quando ho cominciato non avrei mai lontanamente immaginato di arrivarci. Ovviamente non sarebbe stato possibile senza il sostegno e l'amore dei nostri fan. Ho sempre detto che mi piacerebbe realizzare almeno 20 album dei Marillion prima di fermarci: F.E.A.R. è il nostro 18°… come s’invecchia! Penso che sia difficile guardare più di dieci anni nel futuro.

F.E.A.R. è un nuovo punto di partenza

Sono d'accordo con l’opinione positiva di molti giornalisti che l’hanno ascoltato prima di questo giro d’interviste. La prossima sfida sarà eguagliarlo, o addirittura superarlo, con il prossimo lavoro.

Il rock ha ancora un senso nel 2016?

Certamente. Credo sia l'antidoto perfetto alla più sdolcinata musica pop-dance o a quanto siamo costretti ad ascoltare alla radio nella maggior parte del tempo.

Cosa succederà a Verona?

Sono sicuro che sarà una serata magica. Il Teatro Romano di Verona è davvero un posto incredibile, ricco di magia fuori dal tempo, come tanti altri luoghi in Italia. Manchiamo da troppo tempo e il pubblico fornirà la spinta fondamentale per la riuscita del concerto. Non vedo l'ora di essere sul palco per vivere quella passione senza limiti.

L’Italia per Steve

È dei miei posti preferiti per suonare. Il pubblico è fantastico… la storia, la cultura e il cibo rendono ogni visita memorabile! Ho alcuni dei miei più grandi amici in Italia.

La nuova musica italiana

Il gruppo italiano che più apprezzo è quello delle RanestRane (si scrive proprio così, non è un refuso) di Roma. Ho partecipato ai loro ultimi due album, dove hanno elaborato una nuova colonna sonora per 2001: Odissea nello spazio. Su You Tube c’è un filmato live dove suono con loro.

Collaborare che passione…

È stato fantastico lavorare con Steve Hackett su Genesis Revisited 2 e su Ghosts of Pripyat, il mio album solista del 2014, dove partecipa Riccardo Romano delle Ranestrane. Steve è una delle mie ispirazioni principali e il suo stile ancora esce fuori in alcuni aspetti del mio modo di suonare. Mi piacerebbe molto collaborare con Kate Bush.


Mai più con una major discografica

Ogni artista nel corso della propria carriera commette diversi sbagli, inutile pensare di evitarli… non è possibile. Alcuni li puoi anche rifare perché nel corso del tempo, dedicandoti alla musica, puoi dimenticarli. Si afferma spesso: mai dire mai. Però alcuni errori ti segnano a vita e stai bene attento a non compierli nuovamente. Come, per esempio, firmare per una major discografica alle loro condizioni!!!


I più importanti artisti nella musica contemporanea…

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Pink Floyd
Joni Mitchell
Jimi Hendrix

 
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