Napoli, superdj all'ippodromo
per i tre giorni del «Mates festival»

Bob Sinclair
Bob Sinclair
di Federico Vacalebre
Sabato 11 Marzo 2017, 23:20
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Dopo due edizioni al Palapartenope con Martin Garrix, Don Diablo e Oliver Heldens, il «Mates festival» va all’aperto. Appuntamento dall’1 al 3 giugno al parco dell’Ippodromo di Agnano, alla ricerca da tempo di una nuova identità e di un nuovo uso. Gli organizzatori sperano di trasformarlo in un villaggio dell’amicizia («mates» sta per «compagni», «complici») che di giorno ospiti workshop, mostre di fotografia e street art, spazi per yoga, pilates, spinning e di sera, vabbè facciamo di notte, si trasformi in un’immensa pedana da ballo.
Il target degli artisti previsti nelle tre serate guarda alle giovani generazioni, ai consumatori di dance music soprattutto, ma anche al mondo dei fans dell’hip hop e degli youtuber. Annunciata la presenza del superdj svedese di origini italiane Sebastian Ingrosso con Axwell, suo partner nel supergruppo elettronico Swedish House Mafia; di un’altra star della consolle come il francese Bob Sinclair, che promette di mettere in fila i suoi hit, compreso naturalmente il remix ultracamp di «A far l’amore comincia tu» di Raffaella Carrà; di Daddy’s Groove, griffe house con le radici made in Naples: da qui sono partiti Carlo Grieco e Peppe Folliero prima di lavorare con David Guetta, lo stesso Sinclair, Skin, will.i.am, Lady Gaga...
Molti sono anche gli eventi live in programma, con: i Mates - pura omonimia - youtuber preferiti dal pubblico italiano (hanno circa quattro milioni di follower), incoronati anche dai Kids Choice Awards del 2017: St3pNy (Stefano Lepri), SurrealPower (Salvatore Cinquegrana), Anima (Sascha Burci) e Vegas (Giuseppe Greco) sono fan dei videogiochi, in particolar modo Minecraft e Clash Royale, che sul Tubo hanno stregato una generazione con le loro narrazioni ironiche e disinvolte; Sfera Ebbasta, rapper rivelazione di quest’anno, per qualcuno già il re della scena trap; the Kolors, giovani star newpolitane lanciate dalla vittoria ad «Amici» nel 2015 e da tempo in attesa del nuovo album; Charlie Charles, il beatmaker che firma le basi di Ghali e dello stesso Sfera Ebbasta, producer che Marracash ha voluto nella scuderia Roccia Music; il genovese Izi, anche lui acclamato come la possibile «next big thing» nella scena dell’hip hop nazionale, già visto al cinema in «Zeta». Prevista anche un’ulteriore attrazione, per ora top secret, e un web contest alla ricerca di nuovi talenti sul fronte del rap, della street art, del djing.
Se l’obiettivo - o il sogno? - degli organizzatori - Nmk e Wonder - è di trasformare l’evento all’ippodromo in un appuntamento da segnare in rosso sul calendario dance internazionale, da aggiungere magari al fianco del belga Tomorrowland per indicare un modello di riferimento, per ora il terzo «Mates festival» parte bene, tra partnership con «Il Mattino», Mtv e Rtl 102,5: 500 gli abbonamenti venduti on line in tre giorni a prezzo speciale, ora fino al 31 marzo costeranno 40 euro, poi 49, in attesa che vengano messi in vendita anche i ticket per le singole serate.
Intanto si definiscono gli appuntamenti diurni, da un convegno antibullismo ad altre iniziative in collaborazione con la Federico II, la Luiss e la Bocconi. Ma il «core business» dell’evento resterà nell’elogio dell’amicizia celebrato nella più compagnona, danzereccia e giovanilistica delle declinazioni, in sintonia con le richieste di una platea tra i 13 e i 35 anni, che non trova altri eventi interessanti in città se si eccettua il richiamo di «Comicon», festival il cui successo sta fungendo da traino per diverse manifestazioni che stanno cercando di recuperare il ritardo su questo fronte, di dimostrare che... è tempo di party, che questo non è un paese per vecchi anche sul fronte del divertimento, oltre che della cultura, che è capace di accettare la sfida dei tempi, di non vivere di mera nostalgia. Tanto non c’è più nulla da rottamare, solo le rovine di un vecchio mondo su cui danzare.
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