Cabarap, spopola in rete il videoclip contro la violenza negli stadi

Cabarap, spopola in rete il videoclip contro la violenza negli stadi
di Mary Liguori
Mercoledì 30 Luglio 2014, 15:58 - Ultimo agg. 16:04
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Hanno ripercorso i fatti di Roma all’inverso, per lanciare un messaggio di “pace” e, con la loro musica, sperare in un calcio che torni alla sua vera natura, quella di un gioco.



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Il video, che non a caso ha per protagonisti dei bambini, è un appello alla non violenza fuori e dentro il campo, e circola da qualche settimana su Youtube. "San Paolo", questo il titolo, lo hanno autoprodotto i Cabarap, al secolo Maurizio Siano, Stefano Giordano, Gennaro Sica e Raffaele Carotenuto, il testo lo ha scritto Gaetano Guerra ed è stato musicato da Enzo Casolaro e Antonio Castaldi. I Cabarap sono rappers per secondo mestiere: lavorano in un call center, per la metro e due di loro fanno i cabarettisti.




Uniti sin da piccoli dalla passione per la musica e per il calcio, dopo la tragedia di Ciro Esposito hanno deciso di girare il video e interpretare il brano che è un inno alla non violenza; il loro “carogna” inneggia a un calcio libero da ogni negatività. Mentre i bimbi-attori scendono sui campi Kennedy dei Camaldoli, dagli spalti l’”anticarogna” (interpretato da Francesco Marzocchi) guida la curva, e veste una t-shirt con la scritta “Gioco del calcio libero”: il messaggio è forte e chiaro, e cade a pennello alla vigilia della nuova stagione calcistica alla quale ci si avvicina con grande preoccupazione per eventuali ripercussioni che potrebbero seguire dopo l’omicidio avvenuto prima della finale di Coppa Italia.



“Purtroppo ci sono momenti in cui ci sentiamo tutti sfiduciati rispetto alla società in cui viviamo; quanto è successo a Ciro Esposito deve farci riflettere tutti – dicono i Cabarap - Una tragedia di questa portata deve spronarci ad andare avanti per la nostra strada: non dobbiamo smettere di credere di poter infondere umiltà nel cuore delle persone e ognuno di noi deve farsi a suo modo portavoce ed esempio di non violenza”.
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