Sanremo, la rincorsa dei napoletani: D'Alessio e Clementino verso il festival

Sanremo, la rincorsa dei napoletani: D'Alessio e Clementino verso il festival
di Federico Vacalebre
Sabato 10 Dicembre 2016, 09:36
3 Minuti di Lettura
Ognuno ha i rituali che si merita. Mentre la politica italiana sale al Colle, il mondo della canzonetta spera di poter salire a Sanremo: lunedì sera, in diretta su Raiuno, l'annuncio dei big, portati da 20 a 22 (non proprio per la qualità dei candidati), durante «Sarà Sanremo», show dedicato alle eliminatorie dei Giovani: in gara in dodici, tra cui il cantautore newpolitano Maldestro e Lele (Esposito) di Pollena Trocchia, lui lo manda Maria degli «Amici».

E ognuno ha i regolamenti che si merita: Conti non è Renzi, non è stato sfiduciato da nessun referendum, anzi arriva al tris di fine mandato dopo due edizioni più che fortunate sul fronte degli ascolti, e può permettersi di rimaneggiare in corsa qualche articolo della magna carta della terra dei cachi per rendere più splatter il meccanismo: non più, come previsto, tutti i big in parata nella prima manche del 7 febbraio, ma 11, con l'altra metà la sera successiva. Televoto e sala stampa costringeranno gli ultimi tre di ogni manche ad un torneo eliminatorio giovedì, giorno dedicato alle cover, quando andranno a casa due concorrenti. Venerdì i venti Campioni superstiti saranno in balia di giuria di esperti (peso del 30%), demoscopica (30%) e televoto (40%) che taglieranno altre quattro teste. Sabato 11 finale a 16.

Intanto, mentre Carlo il Moro prepara lo show di dopodomani in Riviera, quando saranno Amadeus, Fabio Canino, Andrea Delogu, Massimo Ranieri e Anna Foglietta, a scegliere i sei Giovani che, insieme con i due di Area Sanremo, saranno in gara, fioccano le ipotesi sui big, veri e presunti, che ritroveremo nel mucchio selvaggio dei 22. Non senza sorprese e ipotesi di spoileraggio che assomigliano a delle burle, come il post degli Statuto, che comunicando di essere stati scartati, hanno pubblicato su Facebook come «elenco quasi definitivo» una lista (extralarge) in cui si ritrovano molti nomi che circolano da tempo tra gli addetti ai lavori: Fiorella Mannoia (Sony), Renga (Sony), Masini (Sony), Chiara Galiazzo (Sony), Giusy Ferreri (Sony), Fabrizio Moro (Sony), Sergio Sylvestre (Sony), Gigi D'Alessio (Sony), The Kolors (Baraonda), Elodie (Universal), Leali o Zarrillo (entrambi con Universal), Clementino (Universal), Nesli (Universal) o Briga (Honiro/Sony) o Baby K (Sony), Paola Turci o Ron (Warner), Marco Carta o Renzo Rubino (Warner), Francesco Gabbani (Bmg), Amara con Paolo Vallesi (Ida), Ermal Meta (Mescal), Loredana Berté (Warner) o Al Bano (Sony) o i Nomadi (Indi Records), Samuel dei Subsonica (Sony) o Levante (Carosello), Ludovica Comello (casa discografica da definire), Bianca Atzei (Baraonda) o Raphael Gualazzi (Sugar).

Un elenco situazionista con alcune chicche (tipo Bianca «Chi?» Atzei con «casa discografica da definire») e le alternative da manuale Cencelli per genere (i rapper, i reduci veteromelodici, le voci indie). Si dice da tempo che la Mannoia sia tentata dal gran ritorno, con un pezzo di Amara, ma potrebbe preferire il ruolo di superospite, come Tiziano Ferro e Il Volo. D'Alessio lavora al nuovo album e riflette sul da farsi: «È il pezzo che vorrebbe il Festival», confessa lui pensando al brano che ha fatto ascoltare a Conti, ma ancora incerto sul da farsi. La sua presenza potrebbe fare ombra ad altre candidature partenopee, ma magari non all'amico Sal Da Vinci, che ha dalla sua una canzone griffata Renato Zero. Clementino confessa la sua voglia di bis a caldo: «Io voglio esserci, incrociate le dita, la canzone l'ho mandata», spiega.

Al Bano smania dalla voglia di festeggiare i suoi primi 50 anni di melodia canaglia, la Ferreri è alla ricerca di un definitivo rilancio, buone possibilità di sbarcare all'Ariston hanno il vincitore dei Giovani 2016 Gabbani, Leali, Zarrilo, almeno uno tra gli «Amici» Elodie e Sergio Sylvestre, la Comello, il fenomeno Baby K... Ma gli Statuto, che poi hanno smentito se stessi con precisazioni confuse, non hanno preso in conto le eventuali presenze degli idoli delle giovanissime Benji e Fede, di Tricarico, dei Jalisse che hanno fatto spendere fiumi di parole ai propri (pochi) fans per ambire a un posticino al sole sanremese a vent'anni della loro vittoria, dell'autocandidata Gerardina Trovato, di Gigi Finizio, di Deborah Iurato reduce dalla vittoria a «Tale e quale»...
Ma davvero ogni nazione ha la canzone che si merita?
© RIPRODUZIONE RISERVATA