Tullio De Piscopo: «Dissi a Pino Daniele di andare a Medjugorje»

Tullio De Piscopo: «Dissi a Pino Daniele di andare a Medjugorje»
Lunedì 13 Giugno 2016, 18:21 - Ultimo agg. 21:09
3 Minuti di Lettura

Una diagnosi di un brutto male e «il medico che mi doveva operare mi pronosticò sei mesi di vita. Fu in quel momento che pensai fortemente alla Madonna». Qualche mese dopo, con un'operazione riuscita alle spalle, il viaggio a Medjugorje. A raccontare la sua esperienza personale al santuario dell'Erzegovina è il batterista Tullio De Piscopo. È una delle voci raccolte da Gerolamo Fazzini nel libro «La mia vita è cambiata a Medjugorje» appena pubblicato da Edizioni Ares.

De Piscopo racconta anche di aver suggerito questo viaggio anche a Pino Daniele. «Gli dissi che sarei andato a Medjugorje. Mentre mi trovavo là per la prima volta, a Pasqua, mi telefonò: 'Dove sei?'. 'A Medjugorjè. 'Ah, ci sei andato davvero?'. 'Sì. Devi venirci anche tu, Pinò, gli dissi. E sono certo - racconta il batterista napoletano - che sarebbe venuto anche lui, se la morte non l'avesse portato via prima». In attesa del pronunciamento della Chiesa sulla veridicità delle apparizioni, intanto la gente continua a frequentare il santuario dove da 35 anni (l'anniversario cadrà esattamente il 24 giugno), un gruppo di veggenti dice di vedere e ricevere messaggi dalla Madonna. Un fenomeno che ha visto finora grande cautela da parte della Chiesa. Per studiare il fenomeno Medjugorje fu istituita nel 2010 da Papa Benedetto XVI una apposita Commissione, guidata dal cardinale Camillo Ruini. Il lavoro fu consegnato a gennaio 2014 alla Congregazione per la Dottrina delle fede. Un anno fa, di ritorno dal viaggio di Sarajevo, Papa Francesco aveva annunciato che era in arrivo una decisione. «Mentre attendiamo il giudizio delle autorità ecclesiastiche sugli eventi di Medjugorje - dice Saverio Gaeta, vicedirettore di 'Crederè, tra le voci inserite nella pubblicazione - è senz'altro utile accostare il vissuto di chi in quel luogo ha incontrato Cristo per mezzo di Maria o lo ha 're-incontratò in una forma nuova».

Secondo una ricerca pubblicata nello stesso libro di Ares la popolazione che si reca in pellegrinaggio dalla 'Gospa', come chiamano la Madonna in lingua croata, è la più varia: pensionati, professionisti, studenti, imprenditori, casalinghe. Le motivazioni di questo viaggio vanno «dai motivi di fede, alla curiosità, al semplice turismo». Tra le testimonianze raccolte da Fazzini anche quella di Giorgio Calabrese, dietologo della Juventus e volto noto della tv, e Eliseo Rusconi, titolare di un'agenzia di viaggi grazie alla quale nell'arco di più di trent'anni decine di migliaia di persone da tutta Italia si sono recate in pellegrinaggio dalla Regina della Pace.

© RIPRODUZIONE RISERVATA