Sanremo dall’A alla Zeta
tra Carlo III e Queen Mary

Sanremo dall’A alla Zeta tra Carlo III e Queen Mary
di Federico Vacalebre
Lunedì 6 Febbraio 2017, 09:14 - Ultimo agg. 13:47
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Inviato a Sanremo

Da domani a Sanremo si canta. Intanto, il catalogo è questo.

Alice (nel paese delle meraviglie) Paba. Deve riuscire almeno a farsi (ri)conoscere, «The voice of Italy» non è bastato, e «Do retta a te», il pezzo che presenta in duo con Nesli, potrebbe non aiutarla a confermarsi un Big, categoria in cui è sorprendentemente iscritta in gara. Mamma Maria è già a Sanremo per fare tifo per lei, il sindaco di Tolfa ha mandato un consigliere comunale per lo stesso motivo: due supporter sono garantiti.

Big: difficile capire chi o che cosa sia un Big da queste parti, visto che tra i 22 in lizza entrano, oltre alla diciannovenne sopracitata, Giulia Luzi e Bianca Atzei, tanto per citare altre presenze misteriose. Big a loro insaputa? A insaputa del pubblico e degli addetti ai lavori?

Carlo III: Sanremo ormai è un contado tale e quale, dove tutto funziona non si sa nemmeno perché. Il conduttore-direttore artistico supernormal e stravincente (almeno sino ad oggi) sembra un’anomalia nell’Italia che perde i pezzi.

Dallara Tony. Il vincitore del Sanremo ‘60 («Romantica») è ospite della striscia di news «Primafestival». Notizie fresche.

Elodie. Anche lei deve farsi conoscere dal grande pubblico generalista. Ma almeno ha la voce da mettere in campo.

Festival all inclusive. È il segreto (?) della formula contiana, tenere dentro (quasi) tutto. Dai campioni veteromelodici ai ragazzini dei talent, dalla signora di Mediaset De Filippi alla new entry del Nove Crozza sino a Diletta Leotta di Sky, invitata per partecipare al giochino di «tutti cantano Sanremo». Tutto fa brodo, come quando le coalizioni elettorali moltiplicano le liste: per far numero, nel senso di share, sono previsti anche Totti, Luca e Paolo, Sveva Alviti (la Dalida del film), Raoul Bova e Rocio Munoz Morales e chi più ne ha più ne metta.

Guerra. Si è trasferita nella terra dei cachi la contesa sul diritto d’autore. Siae e Soundreef hanno convocato per domani due conferenze stampa per smentirsi a vicenda.

H24. Da domani Sanremo sarà in onda 24 ore al giorno, soprattutto sulle reti Rai, ma non solo.

Jalisse. Hanno implorato inutilmente uno strapuntino all’Ariston, a vent’anni dalla vittoria, sprecando «Fiumi di parole».

Internet. La classifica del più seguito sui social vede in testa Lodovica Comello passata da «Violetta» alla canzone, con sei milioni di follower, più o meno gli abitanti della Danimarca. Segue, distaccato, Clementino, con 1.967.680, terzo Gigi D’Alessio a quota 1.726.572.

LP. La cantante gay col fischio è, con Rag’n’Bon Man, tra gli ospiti internazionali più attesi.

Moroder Giorgio. La star italiana dell’eurodisco dovrebbe essere una delle ultime sorprese che Conti si conservava.

Nonna. Per la serie «Tutti cantano Sanremo» è previsto l’arrivo anche di Maria Pollacci, 92 anni, ostetrica dal 1945, titolare del record di 7638 bambini fatti nascere finora.

Orchestra Reciclados de Cateura. Cateura è un insediamento sorto sopra una discarica di Asuncion, in Paraguay, dove un bambino su sei sotto i 5 anni è malnutrito. E proprio lì è nata quest’orchestra giovanile che suona con strumenti costruiti con materiale riciclato dai rifiuti. Ospiti no global, i ragazzi si esibiranno suonando viole, violini, violoncelli, bassi, chitarre, flauti, sassofoni, trombe e strumenti a percussione costruiti partendo da bidoni, cucchiai, tubi metallici, corde, pezzi di cartone, avanzi metallici, barattoli.

Peppe Vessicchio. Senza impegni direttoriali, è stato richiamato a furor di popolo, non solo per presentare il suo libro negli spazi off. Il grido «aridatece Vessicchio» ha funzionato e il barbuto maestro napoletano venerdì 10 sarà inquadrato dalle telecamere. 

Queen Mary. La De Filippi arriva all’Ariston come un soldatino umile e disciplinato. Ma è regina, e generalessa, e potrebbe decidere in qualsiasi momento di invadere il territorio, di spostare le sue truppe. In avanguardia, da qualche anno, ha mandato i ragazzi dei talent show. Prove tecniche del Sanremo che verrà?

Ragazzi fuori. Sono quelli cantati da Clementino, che è stato uno di loro e vorrebbe dare una mano con il suo flow. Intanto, indietro nel completare il suo nuovo album, «Vulcano», il rapper ha montato in albergo un home studio e lavorerà per tutta la settimana sanremese, sia pur nei ritagli di tempo.

Scommettitori. Ci sono anche i bagarini creativi, quest’anno, come quelli di BetFlag che prevedono vincitore Francesco Gabbani, vincitore tra i Giovani l’anno scorso e promosso nella categoria maggiore. Lo danno a 5, era partito da 15, ma poi hanno ascoltato la sua «Occidentali’s karma» e si sono convinti del suo possibile trionfo. Forse non abbiamo ascoltato la stessa canzone.

Tutti cantano Sanremo, ma non si sa perché.

Una settimana uggiosa. Ieri pioggia, nebbia e calma piatta e le previsioni non annunciano miglioramenti in Riviera.

Virginia Raggi o Melania Trump: potrebbero essere una delle imitazioni messe in campo da Virginia Raffaele, la showgirl più brava d’Italia.

Zucchero: ci sarà nella serata finale.

Xanax, ansiolitico gettonatissimo dietro le quinte.

Y come yesterday. Tutto il festival, come cantava un tempo Malika Ayane, è un nostalgico presente. Un passato che non passa, a volte remoto, altre un po' meno.
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