Toni Servillo, la voce dei taccuini di Croce

Toni Servillo, la voce dei taccuini di Croce
di Fabrizio Coscia
Sabato 4 Febbraio 2017, 10:20
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«Tanto le più elevate quanto le più infime forme di critica sono una forma di autobiografia» scriveva Oscar Wilde. Ma che cosa succede quando la scrittura critica si fa dichiaratamente autobiografica? È il caso dell'insolito libro che Benedetto Croce, nell'aprile del 1915, nel pieno della sua maturità, scrisse in pochi giorni, dal bellissimo titolo Contributo alla critica di me stesso. Il filosofo la definì una «autobiografia mentale», in tempi non sospetti, quando era ancora lontana la moda odierna dell'autofiction. Inoltre, dal 1906, e per oltre quarant'anni, Croce tenne un diario in cui annotava ciò che aveva fatto giorno per giorno, poi pubblicato col titolo di Taccuini di lavoro. Ma in realtà tutta l'opera di Croce, nei suoi 80 volumi, è disseminata da cenni e riferimenti autobiografici, per non parlare poi delle più di centomila lettere della sua corrispondenza, solo in piccola parte pubblicate.

Nasce da questa consapevolezza l'idea di trarre dai due libri citati, e da altre pagine sparse, un reading a chiusura delle celebrazioni per i 150 anni della nascita. «Pagine autobiografiche» sarà affidato alla voce di Toni Servillo, che lunedì, al teatro Bellini (ore 18.30) darà risonanza e vita ad alcuni frammenti della lunga e intensa esistenza del filosofo. L'evento è il risultato della collaborazione tra la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, lo stesso Bellini e Teatri Uniti. Le pagine sono state scelte e commentate da Giuseppe Galasso, tra i massimi esperti dell'opera crociana, e disegnano un percorso biografico, intellettuale, civile e politico, dalla giovinezza agli ultimi momenti della vita di Croce. Sono brani «tratti da diverse opere», spiega Piero Craveri, che firma anche la prefazione del testo da cui sarà ricavato il reading, edito dalla Fondazione Croce, «e seguono uno dei molti possibili percorsi che nell'amplissima serie degli scritti di Croce si possono individuare per cogliere alcuni momenti essenziali di una vita vissuta all'insegna non solo di una inesausta ricerca della verità storica e filosofica, ma anche nella tensione ininterrotta di un continuo e severo esame di coscienza».

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