Amadeus: «Tra quiz e vip la mia tv è tutta un gioco»

Amadeus: «Tra quiz e vip la mia tv è tutta un gioco»
di ​Luciano Giannini
Venerdì 27 Maggio 2016, 14:59
3 Minuti di Lettura
«Ho fatto il militare a San Giorgio a Cremano; ho sposato Giovanna di Vico Equense; da piazza del Plebiscito, davanti a 200.000 persone, ho condotto due memorabili finali del Festivalbar negli anni ‘90; sono tornato l’anno scorso a Raiuno conducendo il suo preserale dallo studio 2 del Centro di produzione tv di Fuorigrotta, dove ho trovato professionalità e simpatia e dove anche il pubblico ha una faccia, una identità. E ora, eccomi qua di nuovo con lo stesso programma della passata stagione: insomma, Napoli fa parte del mio destino».

Da quattro giorni di nuovo nella sede Rai di viale Marconi, Amadeus sta registrando le nuove puntate di «Reazione a catena - L’intesa vincente», il game-show di Raiuno, che festeggia i dieci anni e andrà in onda ogni giorno dalle 18.45 alle 20 a partire da lunedì fino al 25 settembre.

Amadeus, un periodo intenso: sta ancora andando in onda «Colors» all’ora di pranzo; intanto, registra «Reazione a catena» e dal 21 settembre l’aspetta un varietà su Raidue, «Stasera tutto è possibile».
«Sì, non mi annoio. “Colors”, che terminerà a fine settimana, è stato un esperimento. Ed è giusto che la Rai cerchi strade insolite: nella sua storia non ha mai avuto un game show alle due del pomeriggio. Il programma ha avuto un suo successo, richiamando davanti alla tv, e a quell’ora, un pubblico un po’ più giovane. È un gioco leggero, come quello del caffè nei villaggi turistici, in un clima di assoluta allegria e spensieratezza».

Atmosfere diverse in «Reazione a catena».
«Sì, ma nemmeno tanto. Qui si gioca con le parole e, dunque, anche con la lingua italiana e la cultura. Non è il solito quiz nozionistico e piace un po’ a tutti, dai bambini agli anziani».

Novità rispetto all’anno scorso?
«Dettagli, a partire dalla scenografia e da un regista di valore come Stefano Vicario; ma il meccanismo del gioco non cambia, con le due squadre e le sei prove basate sulla conoscenza della lingua, l’abilità e l’intuito. L’anno scorso il programma ha avuto il record di ascolti, che spero si ripeta, anche se la concorrenza è sempre più agguerrita: stavolta c’è Gerry Scotti su Canale 5 con “Caduta libera”».

A settembre condurrà «Stasera tutto è possibile», di cui ha fatto alcune puntate pilota, l’anno scorso, dall’Auditorium Rai di Napoli.
«Un altro esperimento riuscito, al punto che Raidue ha deciso di produrre 8 puntate. È un varietà in cui personaggi popolari si sottopongono a prove svariate, come quella di fare uno sketch restando in equilibrio su un pavimento inclinato. È puro divertimento, i vip si mettono a nudo e si divertono essi stessi per primi».

Tra i suoi colleghi, chi preferisce?
«Ognuno ha un proprio stile, non faccio classifiche, ma secondo me i fuoriclasse sono due: Fiorello come animatore-intrattenitore».

E come conduttore puro?
«Non ho dubbi, Paolo Bonolis».
© RIPRODUZIONE RISERVATA