Carlo Conti nominato direttore artistico di Radio Rai. Cambia il format de L'eredità

Carlo Conti nominato direttore artistico di Radio Rai. Cambia il format de L'eredità
Giovedì 9 Giugno 2016, 13:53 - Ultimo agg. 14 Giugno, 13:48
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La scelta di Conti, ha chiarito Campo Dall'Orto, «nasce dalla necessità di un riposizionamento delle radio che sono molto 'maschilì e 'adultè, in un mondo in cui ci sono diversi generi di pubblico. Abbiamo mezzi e modi per essere i più forti, dobbiamo affrontare la sfida e da questo sono partito per la scelta della nuova figura del direttore artistico». Il dg di Viale Mazzini ha sottolineato la «straordinaria capacità di Conti di unire creatività e gestione di cose complesse. L'ho visto lavorare a Sanremo e sono rimasto colpito».

Inoltre, ha ricordato Campo Dall'Orto, Conti «ha fatto un percorso professionale su più mezzi, cominciando da giovane proprio con la radio, con la quale ha una grande familiarità. In un mezzo come la radio, in cui il legame con chi ci lavora è più forte, serviva una persona che questo mezzo lo amasse, proprio come Carlo». «Chi l'avrebbe mai detto che un giorno sarebbe arrivata la mia prima fidanzatina per invitarmi a cena? Per fortuna mia moglie, la tv, ha capito e mi fa uscire con lei», ha scherzato Conti, raccontando che la radio è sempre stato il suo «primo amore». «Ricordo le radio private dove da giovane ho lavorato - ha detto - ed erano private di tutto. C'era un giradischi, un microfono e i gusci delle uova per insonorizzare l'ambiente, e si stava ore a parlare davanti a quei microfoni.

Ma se nella vita sono riuscito a fare qualcosa lo devo proprio alla radio», ha sottolineato il neo direttore artistico di Radio Rai, formatosi «con 'Alto Gradimentò e Lelio Luttazzi ascoltato sul 'transistor' mentre andavo a scuola.
Quando mi è arrivata la proposta, ci ho pensato molto, poi ho accettato anche per trasferire ai più giovani un pò della mia esperienza». Ma come sarà la radio di Carlo Conti? «È ancora presto per parlarne - ha detto - dovrò prima confrontarmi con i direttori». Un'idea però c'è già e riguarda Sanremo, di cui è direttore artistico: «È un evento di tutta la Rai, e quindi anche della Radio. Mi piacerebbe che Radio 2 potesse continuare con una specie di 'Dopo Sanremò, continuando a raccontare il Festival anche dopo che è finito».
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