Torna House of Cards 3, mix di sesso, intrigo e politica

Torna House of Cards 3, mix di sesso, intrigo e politica
Sabato 28 Febbraio 2015, 11:29
2 Minuti di Lettura
L'attesissima terza stagione di 'House of Cards' è disponibile da ieri su Netflix, con un mix di intrigo, sesso e potere che descrive Washington come una città piena di feroce ambizione e spietata rivalità. «Se vuoi un amico a Washington, fatti un cane», aveva detto una volta il Presidente Usa Harry Truman (1945-53), e la serie regala una drammatica illustrazione di questa verità. Con il debutto della terza stagione, è scaricabile da ieri su Netflix l'intera serie, il che sta già facendo pianificare ai fans più accaniti un'abbuffata televisiva per tutto il we. Davvero nessuna serie aveva mai mostrato con questa esaustività la parte più oscura, più cinica della capitale degli Stati Uniti come ha fatto 'House of Cards', dove la fame di potere dei politici li induce a sgomitare per il predominio.



Ispirata all'omonima serie inglese degli anni Novanta, 'House of Cards' mostra una città più come quella descritta in un classico come 'Tempesta su Washington' (1962) che quella idealizzata della serie tv 'West Wing - Tutti gli uomini del Presidentè (1999-2006).
Durante la presidenza repubblicana di George W. Bush (2001-09), in molti sognavano di avere alla Casa Bianca Josiah Bartlet, il presidente democratico della fiction interpretato da Martin Sheen. Il personaggio di Bartlet ricordava il senatore Jefferson Smith, il ruolo interpretato da James Stewart nel classico di Frank Capra 'Mr. Smith va a Washington' (1939). Ma 'House of Cards' conduce agli estremi opposti, nella più oscura immagine di Washington, portando il messaggio che è meglio non fidarsi di nessuno. In 'House of Cards', il bravissimo attore Kevin Spacey dà il volto a Frank Underwood, mentre Robin Wright incarna il ruolo della sua spietata moglie Claire.