Neoborbonici contro Rete 4: «Quinta colonna, programma razzista e antimeridionale»

Paolo Del Debbio circondato dai marchi degli sponsor di Quinta colonna
Paolo Del Debbio circondato dai marchi degli sponsor di Quinta colonna
di Gennaro Morra
Giovedì 2 Novembre 2017, 13:17 - Ultimo agg. 19:45
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Il Movimento Neoborbonico prende posizione contro Quinta colonna, talk show politico in onda su Rete 4 nella prima serata del lunedì. E lo fa attraverso il suo presidente, Gennaro De Crescenzo, che dopo la puntata andata in onda il 30 ottobre ha scritto una lettera aperta, indirizzata al conduttore Paolo Del Debbio, alla rete televisiva e alla stessa Mediaset, per protestare contro la linea editoriale del programma, giudicata razzista nei confronti dell’Italia meridionale.
 
«Caro Paolo Del Debbio, cara Rete 4, cara Mediaset… Ma davvero pensate che i meridionali siano così stupidi? – esordisce l’autore –. Davvero, quando diffondete luoghi comuni razzisti e beceri (roba da curva dello stadio di Bergamo o di Verona), pensate che quei luoghi comuni siano veri? Davvero pensate che quando invitate qualche meridionalista e non lo fate parlare o continuate a invitarlo per fargli fare il figurante muto (ci avete provato inutilmente anche con noi neoborbonici un paio di volte e abbiamo puntualmente rifiutato l’invito) in giro la gente (normale) non si accorga che si tratta di una finta dimostrazione di democrazia e di un teatrino organizzato in tutte le puntate e con lo stesso scopo?».
 
Con questa serie di domande inizia la missiva di De Crescenzo, autore di diversi saggi sul Regno delle due Sicilie, che poi va avanti a chiedersi perché nella trasmissione si parla spesso dei “furbetti del cartellino” del sud, mentre si tace sui vari scandali scoppiati al nord: le tangenti dell’Expo di Milano o del Mose di Venezia, il fallimento delle banche venete e di quelle toscane. Episodi ben più gravi, sempre a giudizio dello scrittore, di quelli che vedono coinvolti cittadini del meridione che truffano lo Stato, marcando il cartellino e poi assentandosi dal luogo di lavoro. E ancora si chiede se questo fango gettato sul sud serva davvero a portare voti alla Lega Nord e ai suoi alleati. Infine, annuncia una campagna contro gli sponsor del programma: «Voi siete liberi di fare trasmissioni antimeridionali, noi meridionali siamo liberi di non utilizzare più prodotti e servizi di aziende che sponsorizzano trasmissioni antimeridionali come Quinta colonna su Retequattro», invitando i sostenitori del meridione d’Italia a scrivere a queste aziende per avvisarle del boicottaggio in corso.
 
Alla lettera, pubblicata sul suo profilo Facebook, De Crescenzo allega un’immagine in cui si vede Paolo Del Debbio, circondato dai marchi che sponsorizzano la sua trasmissione, e una scritta che recita: «Quinta colonna e Retequattro: voi liberi di fare trasmissioni antimeridionali, noi liberi di informare i vostri sponsor che sceglieremo altri prodotti».
 

 
Un post che sta riscotendo molto successo, ricevendo centinaia di reazioni, condivisioni e commenti. «Tutti i programmi giornalistici di Mediaset specialmente quelli sportivi sono antimeridionali. Io li guardo con la giusta prospettiva e consapevolezza», scrive Salvatore. Invece, Alfredo commenta: «Trasmissione ridicola e falsa. Un programma contro il sud e contro gli immigrati: tutti vengono rappresentati come delinquenti, imbroglioni, ignoranti e mafiosi. Nessuno spazio ai "terroni" intelligenti. Oltre a boicottare gli sponsor è necessario non guardare più trasmissioni del genere, comprare prodotti fatti al sud e non votare i politici-pupazzi che affollano il salotto di questo pseudo giornalista. Svegliamoci e agiamo, perché indignarsi soltanto non serve a molto». E Fabrizio ammette: «Io sono del nord e compro tantissimi prodotti del sud. Lasciate perdere i media, la gente non è stupida!».
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