Il direttore di rete, Giancarlo Scheri, si duole per questo stop: «Peccato, perché abbiamo saputo far coincidere i numeri con la qualità, grazie a una scrittura appassionante e a un meccanismo senza cedimenti, che poteva procedere all'infinito. È comunque in televisione, mai dire mai...».
Con una media di circa sei milioni a puntata nelle prime tre stagioni, appena un po' ridotti a cinque nell'ultima, «L'onore e il rispetto» risulta ancora ambientata in Sicilia, anche se per non meglio precisati «problemi di produzione» tutto è stato girato in Puglia: «Stavolta si chiude davvero - continua Garko - e mi dispiace, ma è giusto terminare prima del rischio di logorio. Mi ritengo fortunato e sono grato per la popolarità che mi ha garantito: prima ero già abbastanza conosciuto, ma con L'onore e il rispetto c'è stato il salto decisivo. Al punto che nei presepi napoletani è anche spuntata la statuina di Tonio: ne ho recuperata una e la conservo con orgoglio».