Made in Sud, addio al comico Borrelli. Massimo in scena fino all'ultimo

Made in Sud, addio al comico Borrelli. Massimo in scena fino all'ultimo
di Stefano Prestisimone
Martedì 10 Maggio 2016, 10:01
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Non ha voluto fermarsi, neppure quando le forze lo avevano abbandonato e il suo fisico, una volta extralarge, era stato divorato dalla malattia. E anche martedì scorso, il 3 maggio, Massimo Borrelli, 43 anni da compiere a giugno, è tornato in diretta su Raidue sul palco di «Made in Sud», sul volto i segni strazianti del male incurabile, ma comunque pimpante. Accanto, come sempre, il suo compare di vent'anni di cabaret, Peppe Laurato, l'altra metà dei Due x Duo. Che sulla pagina Facebook del tandem comico ieri ha annunciato: «Questa mattina, troppo presto, Massimo ci ha lasciati. Ha dovuto accettare una scrittura da un impresario al quale non si può dire di no. Rideremo ancora per te, sorrideremo pensando a te, anche se è difficile. Cosa farei con 100 milioni di euro ora? Pagherei per poterti riabbracciare».

Chiaro per i fans dela coppia il riferimento allo sketch nel quale i due comici vestivano i panni di rapinatori pronti al colpo del secolo. Stasera lo show non andrà in onda e la prossima puntata sarà dedicata a lui.Borrelli se n'è andato dopo una malattia durata due anni circa, era ricoverato al Cardarelli dopo essersi aggravato nelle ultime ore. I funerali si terranno stamattina, alle 12, nella parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, di via Marco Rocco di Torrepadula. La camera ardente sarà aperta alle 10.30 nella stessa parrocchia.

Borrelli lavorava da sempre con Laurato e il duo aveva vinto il premio Massimo Troisi nel 2007 e partecipato anche a «Colorado cafè». Aveva provato di tutto Massimo per vincere il male, anche il viaggio negli Stati Uniti dove lavora Antonio Giordano, oncologo e genetista, professore universitario napoletano ma ormai naturalizzato statunitense, direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Filadelfia che si era affezionato a Massimo Borrelli tanto da promettergli una visita a Napoli per vedere in diretta lo show di Raidue: quando il professore mantenne la promessa l'attore non trovò la forza di recitare.Il comico partenopeo era un uomo gentile e generoso, amatissimo dai colleghi oltre che dal pubblico. Nando Mormone, il promoter di sempre, l'uomo che ha inventato «Made in Sud», è distrutto dal dolore e le sue parole sono continuamente interrotte da singhiozzi: «Massimo era come un parente, perché noi siamo una famiglia ormai. È stato un leone, fino alla fine, un uomo con una forza straordinaria. Fin da quando aveva saputo di avere un tumore al pancreas mi aveva chiesto di poter andare in scena normalmente e di essere trattato come sempre, senza alcuna differenza. E in quello stato, con dolori lancinanti, ha fatto 12 puntate. Spesso arrivava in scena dopo la chemioterapia, quando invece avrebbe dovuto mettersi a letto. Aveva una passione gigantesca per questo lavoro che adorava e niente poteva fermarlo. Anche martedì scorso aveva voluto andare in onda e stava davvero malissimo. Ma aveva capito che forse sarebbe stata l'ultima puntata. Sapevo che per lui era troppo importante e non ho voluto e potuto dirgli di no. Non riesco ad immaginare cosa aveva dentro e cosa provava in quel momento, ma certo è riuscito a fare lo sketch.

Una cosa da brividi, indimenticabile per tutti noi».Tutta la truppa di «Made in Sud» si è unita in un commento collettivo: «In questi mesi quando ci hanno chiesto del cambiamento di Max, non abbiamo risposto per sua volontà, perché un guerriero preferisce lottare fino alla fine, piuttosto che essere compatito. E lui regalandoci un sorriso fino all'ultimo istante è stato più che un guerriero. Ciao Massimo, non uscirai mai di scena, il nostro cuore sarà sempre il tuo palcoscenico».

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