Campania felix: Giovanni D'Onofrio
alle Zebre con Alessandro Fusco

Giovanni D'Onofrio
Giovanni D'Onofrio
di Diego Scarpitti
Domenica 21 Giugno 2020, 22:07
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Parma – Benevento si annuncia sfida affascinante, da serie A. Con la testa in Emilia-Romagna, con il cuore in Campania, dove è nato nel 1998. «Dovrebbe essere l’anno giusto per la promozione, con tanti punti di distacco dalla seconda. Un motivo di orgoglio per la città». Giallorossi nelle mani di super Pippo Inzaghi. E dal Tardini alla Cittadella del Rugby il passo è davvero breve per Giovanni D’Onofrio, acquisto eccellente delle Zebre. «Ho firmato il contratto, c’è l’ufficialità», racconta l’ala, che lo scorso anno ha disputato le Universiadi all’ombra del Vesuvio, con vista Capri. Campo gara a Bagnoli, nell’ex Base Nato, sintetico meraviglioso.
 

 

«Bello l’ambiente dell’Olimpiade universitaria, Napoli davvero emozionante», ricorda il giocatore sannita, alla sua prima partecipazione ai Giochi. Non un neofita delle rassegne internazionali. Giovanni, infatti, ha già preso parte al Sei Nazioni di categoria nel 2017 e a due edizioni del Mondiale under 20 (in Georgia e in Francia), mettendosi chiaramente in luce: 6 mete in 5 partite. Da incorniciare le due importanti vittorie contro Scozia e Argentina.

Suo compagno di ventura in maglia azzurra e ora multicolor il napoletano Alessandro Fusco. «Insieme con la Giovane Italia, insieme nelle Fiamme Oro Rugby. Siamo stati compagni di stanza. E ora nuovamente insieme alle Zebre: sono contento per Ale», ammette D’Onofrio. Ritrovo di fratelli. Cambiano i colori indossati ma non il contenuto. «Esperienza costruttiva con le Fiamme Oro (Gruppo Sportivo della Polizia di Stato), sono stati due anni di crescita: un bagaglio essenziale».  

Alle Zebre il giocatore nato nel Rugby Benevento ritrova anche i coach Fabio Roselli e Andrea Moretti, e tanti compagni di club ai tempi dell’Accademia “Ivan Francescato”. «A Parma ho trovato un ambiente sereno». L’ideale per ripartire dopo lo stop forzato, imposto dalla pandemia da Covid-19. «Fermo circa tre mesi, c’è voglia di tornare a giocare». E con un pensiero speciale, dedicato alla sua famiglia. «Il mio saluto affettuoso va a mamma Gaia e alla piccola Greta a casa a Benevento durante il lockdown». Nella speranza di un presto ricongiungimento familiare.
 
Inizia dunque una nuova e ambiziosa avventura per il permit player, alto 184 centimetri, che ha battagliato pure con la divisa azzurra dell’ItalSeven, variante del rugby a 15. La compagine di Andy Vilk per due anni di seguito è stata ospitata a Napoli, beneficiando di un clima perfetto e godendo una location invidiabile nel quartier generale dell’Amatori. «Verdeblù riconfermati in serie A», sottolinea D’Onofrio (nelle foto di Stefania de Rosa). A Parma nutrita colonia campana: in PRO14, il gotha del rugby, Alessandro Fusco e i sanniti Carlo Canna, Giovanni D’Onofrio e il Cavaliere al merito della Repubblica, insignito di recente di tale prestigiosa onorificenza dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per l’impegno volontario volto a contrastare il Coronavirus, Maxime Mbandà, la cui madre è di Pannarano, in provincia di Benevento.

La palla ovale corre veloce sui binari della felicità. Campania felix.  
 

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