Cappella Sansevero, il cavallo che fa impazzire gli inglesi

Cappella Sansevero, il cavallo che fa impazzire gli inglesi
di Gaetano Borrelli
Martedì 16 Settembre 2014, 12:28
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Nei nomi dei cavalli da corsa c' spesso tanto mistero e a volte il segreto del loro successo.

Varenne è stato il trottatore più forte del mondo. In realtà Varenne è un paesino della Lorena dove fini la fuga di Luigi XVI, prima di essere ghigliottinato. Ai cavalli vengono imposti nomi di città, di personaggi della storia, di calciatori (in Campania ci sono cinque Pocho), di pittori (tale era Ribot), di cantanti, attori. Raramente s'era visto un cavallo con il nome di un museo napoletano. Lacuna colmata da un signore inglese, Sean Jones, che dopo aver acquistato all'asta un puledro senza nome, probabilmente abbagliato dalla bellezza del Cristo Velato, lo ha battezzato Cappella Sansevero.



Il baio nato in Inghilterra, montato dal sardo Andrea Atzeri (il “nuovo” Dettori), è balzato nei titoli dei giornali ippici dopo la vittoria in Irlanda nelle Round Tower, un gran premio per i due anni. «Ha la stoffa del grande campione», ha detto il suo allenatore. Se ha visto giusto per Napoli arriverà tanta pubblicità gratuita.



Cappella Sansevero da qualche mese non è più di mister Sean Jones, ma corre con i colori dello sceicco Fahad Al Thani, cugino di Tamin Al Thani, l'emiro del Qatar, proprietario della squadra di calcio del Paris St. Germain. Mr. Jones ha incassato da Al Thani un milione e trecentomila sterline, moltiplicando all'infinito le venticinquemila sterline che aveva sborsato per il puledro senza nome. E se ci fosse la mano di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, ideatore del museo, letterato, mago e alchimista, che aveva anche la formula per trasformare pietre di marmo in gemme preziose?
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