Wimbledon, Seppi strappa un set a Murray, fuori il fenomeno rasta Dustin Brown

Wimbledon, Seppi strappa un set a Murray, fuori il fenomeno rasta Dustin Brown
di Angelo Mancuso
Sabato 4 Luglio 2015, 20:12 - Ultimo agg. 5 Luglio, 11:07
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LONDRA – La prima settimana del torneo di Wimbledon si è chiusa con l’uscita di scena degli ultimi due azzurri ancora in corsa al terzo turno dello Slam londinese. In apertura di programma su Court 1 Camila Giorgi si è arresa con un doppio 6-2 a Caroline Wozniacki, favorita numero 5. Una Giorgi sotto tono e “poca reattiva”, come lei stessa ha ammesso. Troppo fallosa per opporsi alla solidità di un’avversaria che aveva battuto due anni fa gli US Open: 30 gratuiti e 9 doppi falli contro gli appena 3 errori della rivale suonano come una sentenza.



Così come affrontare Andy Murray in chiusura di giornata sul Centre Court. C’è stato poco da fare per Andreas Seppi contro il campione scozzese capace nel 2013 di alzare la coppa nello Slam di casa 77 anni il mitico Fred Perry. E’ finita in quattro set: 6-2 6-2 16 61 con il britannico padrone del campo per due set. Nel terzo l’altoatesino è partito meglio e sul 2-1 ha chiesto l’intervento del medico per un dolore alla gamba destra. Da quel momento, e per circa mezzora, lo scozzese, a sua volta alle prese con un dolore alla spalla, ha praticamente smesso di forzare al servizio lasciando via libera a Seppi: 61 il terzo parziale in favore dell’azzurro che è andato avanti di un break in apertura di quarto, quando è stato Murray a chiedere lo stop per farsi massaggiare la spalla. Come se nulla fosse è rientrato in campo e si è rivisto il Murray dei primi due set, complice anche un calo di Andreas, che ha smesso di spingere con le gambe e ha commesso qualche errore di troppo. Sei game di fila e 6-1 per il britannico.



Sempre nel torneo maschile la giornata è stata caratterizzata dagli ace. Non sono serviti i 21 di Samuel Groth contro Roger Federer, che si è imposto in quattro set: 6-4 6-4 6-7 (5) 6-2. L’australiano, che detiene il primato del servizio più veloce (263 km orari nel 2012 in un challenger a Busan, in Corea del Sud). ha servito una prima palla a 147 miglia, pari a 236.5 km orari, ad un passo dal record a Wimbledon di un altro tennista australiano, Phil Dent, che nel 2009 servì ad una velocità 148 miglia orari.



Sono invece serviti i 41 ace grazie ai quali il 36enne gigante croato Ivo Karlovic, il giocatore più alto del circuito con i suoi 211 centimetri, ha battuto a sorpresa al terzo turno il francese Jo-Wilfried Tsonga: 76 (3) 4-6 7-6 (2) 7-6 (9). Il tennista di Zagabria, che è stato il primo nel 2011 a infrangere il muro dei 250 km orari, nei tre incontri giocati ha collezionato 136 ace: il record a Wimbledon è del suo connazionale Goran Ivanisevic, che nel 2001, quando vinse il torneo, arrivò a quota 212.



Nel torneo femminile la sorpresa della giornata l’ha regalata Jelena Jankovic. La serba ha eliminato la campionessa uscente Petra Kvitova che nei primi due turni aveva ceduto alle avversarie appena tre game. La 25enne ceca, che nelle ultime cinque edizioni era sempre arrivata almeno nei quarti (trionfando nel 2011 e nel 2014), si è imbattuta nella miglior Jankovic degli ultimi anni: 3-6 7-5 6-4 il punteggio in favore della trentenne di Belgrado, che si è trovata sotto di un set e di un break nel secondo ma è stata capace di rimontare.



A Wimbledon non si gioca nel “Middle Sunday”, la domenica di mezzo. Lunedì il “Super Monday” con in programma tutti gli ottavi.



Questo il quadro di quelli maschili: Djokovic-Anderson, Cilic-Kudla, Wawrinka-Goffin, Gasquet-Kyrgios, Pospisil-Troicki, Karlovic-Murray, Berdych-Monfils o Simon e Bautista Agut-Federer.



Questo il quadro di quelli femminili: Serena Williams-Venus Williams (26esima sfida tra le due sorelle statunitensi con la minore che conduce 14-11), Azarenka-Bencic, Sharapova-Diyas, Vandeweghe-Safatova, Wozniacki-Muguruza, Bacsinszky-Niculescu, Govortsova-Keys e Radwanska-Jankovic,